Verdi Jazz con Cafiso & Gualazzi

Francesco Cafiso e Raphael Gualazzi al Festival Verdi

Il grande talento del sax e il giovane musicista urbinate acclamato dalle platee di tutta Europa

in un omaggio ai grandi del Jazz e alla musica di Verdi

Teatro Regio di Parma

sabato 22 ottobre 2011, ore 21.00

lunedì 24 ottobre 2011, ore 22.00

Due serate da non perdere chiudono Verdi and Jazz, la rassegna del Festival Verdi dedicata alle sonorità e ai ritmi del jazz, con gli artisti ospiti –da Barezzi Live Festival, Aperto Festival di Reggio Emilia e da ParmaJazz Frontiere Festival – a confrontarsi e a divertirsi con la musica del grande Maestro.  Sabato 22 ottobre alle ore 21.00 e lunedì 24 ottobre 2011 alle ore 22.00 al Teatro Regio di Parma, in collaborazione con Barezzi Live Festival, due concerti nel segno del talento e delle suggestioni verdiane con Francesco Cafiso e Raphael Gualazzi.

Nella splendida sala del Ridotto del Teatro Regio di Parma, il giovanissimo ma ormai affermato talento del sax Francesco Cafiso, accompagnato al pianoforte e alla tromba da Dino Rubino, accompagnerà il pubblico in un suggestivo viaggio tra le note e i ritmi del jazz, in un vero e proprio dialogo musicale in cui traspare un feeling profondo tra i due artisti. La creatività, i sentimenti e la follia artistica, scaturiscono inevitabilmente da due anime che parlano la stessa lingua. Il repertorio del Duo, oltre a composizioni originali, comprende alcuni dei più noti standard del jazz, interpretati in maniera completamente nuova come soltanto i grandi artisti sanno fare. Cafiso, con la sua voce calda e lirica, disarticola la melodia di brani celeberrimi, costruendo assoli straordinari per originalità e creatività. Rubino, dal suo canto, assicura al collega un vero e proprio tappeto sonoro, creando sulla tastiera del suo pianoforte linee melodiche moderne e di gran classe supportate da una complessa struttura armonica e ritmica, senza però rinunciare a pregevoli assoli. Ne scaturisce, così, un dialogo di altissimo livello tra due grandi artisti a conferma della vitalità e del prestigio di cui gode oggi il jazz italiano nel mondo.

Grande chiusura dei concerti di Verdi and Jazz lunedì 24 ottobre, alle ore 21.00 al Teatro Regio di Parma, con il pianoforte e l’inconfondibile voce di Raphael Gualazzi. Dopo il recentissimo sold out al glorioso New Morning di Parigi e sempre nuovi successi raccolti in tutto il mondo, la nuova stella della Sugar di Caterina Caselli fa tappa al Festival Verdi con un concerto all’insegna di virtuosismo, classe e leggerezza. Un palcoscenico affollato quello del Teatro Regio, con una vera e propria big band che farà risuonare nel tempio della Lirica i più grandi successi del jazz, del rag-time e dello stride-piano, da Scott Joplin a Jelly Roll Morton a Fats Waller: Christian Chicco Marini alla batteria e alle percussioni,  Manuele Montanari al contrabbasso,  Luigi Faggi Grigioni alla tromba e al flicorno,  Max Valentini al sax baritono e contralto, Giacomo Pietrucci al sax,  Giuseppe Conte alla chitarra, con la partecipazione straordinaria di due grandi musicisti per la prima volta sullo stesso palco, Francesco Cafiso al Sax e Marco Pacassoni al vibrafono e alla marimba.

Un esempio con non molti paragoni, quello di Raphael Gualazzi, di come anche nel panorama musicale italiano, spesso accusato di mancanza d’apertura verso il nuovo, si possa affermare invece un linguaggio come il suo, unione felice di una grande tradizione musicale quale il ragtime, il blues e il jazz degli anni Trenta con una visione aperta a tutta la musica moderna. Il suo piano e la sua voce sussurrata e jazzata sono il suo marchio di fabbrica. Con il trionfo al Festival di Sanremo, il secondo gradino del podio all’Eurovision Song Contest e i grandi successi nelle classifiche e sulle platee di mezza Europa, Gualazzi si è ormai imposto internazionalmente come una delle presenze musicali più originali. Il concerto al Teatro Regio sarà incastonato come unica presenza italiana in una tournée europea che solo a novembre toccherà gli Arcimboldi di Milano e il Parco della Musica di Roma. Nel ricco programma dei brani in scaletta non mancherà, come per tutti i musicisti che partecipano a Verdi and jazz,  un omaggio a Verdi: un’ imperdibile, originalissima versione di “Questa o quella” da Rigoletto.

I biglietti (da 8 a 35 euro) potranno essere acquistati presso la biglietteria del Teatro Regio di Parma dal lunedì al sabato  dalle ore 10.00 alle ore 14.00 e dalle 17.00 alle19.00. Chiuso la domenica. In caso di spettacolo alla domenica, la biglietteria è aperta un’ora e mezza prima dello spettacolo. Per informazioni: tel. 0521 039399 – www.teatroregioparma.org

Il Festival Verdi è realizzato dal Teatro Regio di Parma – soci fondatori Comune di Parma, Provincia di Parma, Fondazione Cariparma, Fondazione Monte Parma, Camera di Commercio di Parma – con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Major partner Fondazione Cariparma. Main sponsor Cariparma Crédit Agricole. Media partner Mediaset.

Il Festival Verdi è realizzato anche grazie al sostegno e alla collaborazione di: Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, Soprintendenza per il Patrimonio Artistico ed Etnoantropologico per le Province di Parma e Piacenza, Comune di Busseto, Comune di Fidenza, Comune di Fontanellato, Comune di Fontevivo, Comune di Langhirano, Fondazione Prometeo, Barezzi live, Premio Zanfi, iTeatri di Reggio Emilia, Teatro Comunale di Modena, Arcus, Reggio Parma Festival, Iren, AD, ParmaIncoming.

Ridotto del Teatro Regio di Parma

sabato 22 ottobre 2011, ore 21.00

Francesco Cafiso

Sassofoni Francesco Cafiso

Pianoforte, tromba Dino Rubino

da Barezzi Live

Teatro Regio di Parma

lunedì 24 ottobre 2011, ore 22.00

Raphael Gualazzi

con la partecipazione speciale di Francesco Cafiso

Pianoforte, voce Raphael Gualazzi

Sax Francesco Cafiso

Vibrafono, marimba Marco Pacassoni

Batteria, percussioni Christian Chicco Marini

Contrabbasso Manuele Montanari

Tromba, fl icorno Luigi Faggi Grigioni

Sax baritono, contralto Max Valentini

Sax Giacomo Pietrucci

Chitarra Giuseppe Conte

da Barezzi Live

Francesco Cafiso

È uno dei talenti più precoci nella storia del jazz. Già a nove anni muove i primi passi facendo esperienze con musicisti di fama internazionale. Decisivo per la sua carriera è l’incontro, nel Luglio del 2002, durante il Pescara Jazz Festival con Wynton Marsalis che, stupito dalle sue qualità musicali, lo porta con sé nell’European tour del 2003. Da allora, Francesco ha suonato nei Jazz Festival e nei Jazz Club più importanti del mondo. Ha vinto diversi premi importanti tra i quali il Premio Nazionale Massimo Urbani a Urbisaglia, il premio EuroJazz a Lecco, l’International Jazz Festivals Organization Award a New York, la World Saxophone Competition a Londra, il Django d’Or a Roma e molti altri prestigiosi riconoscimenti. Per migliorare l’inglese, ma soprattutto per fare esperienze di ascolto di nuovi generi e stili musicali, è stato a New Orleans, dove ha suonato con Ellis Marsalis, Jason Marsalis, Thadeus Richard, Bob Franch, Maurice Brown e con molti altri importanti musicisti del luogo ricevendo, contemporaneamente, delle speciali lezioni da Alvin Batiste. Nel 2004 ha vinto, a Londra, la Third World Saxophone Competition organizzata dalla White Foundation e la BBC Radio 3. Nel 2005 lo Swing Journal, l’autorevole rivista giapponese di musica jazz, gli ha conferito il New Star Award premio riservato ai talenti stranieri emergenti e subito dopo, si è affermato nel Top Jazz, referendum della rivista italiana Musica Jazz, che lo ha riconosciuto miglior nuovo talento dell’anno. Ha suonato con grandissimi musicisti quali: Hank Jones, Cedar Walton, Dave Brubeck, Mulgrew Miller, Ronnie Matthews, Jimmy Cobb, Ben Riley, Ray Drummond, Reggie Johnson, Doug Sides, Lewis Nash, James Williams, Joe Lovano, George Mraz, Joe Locke, Adam Nussbaum, Enrico Rava, Gianni Basso, Dado Moroni, Franco D’Andrea, Franco Cerri e moltissimi altri Italiani ed Americani. In Febbraio del 2006 Francesco ha conseguito il Diploma in Flauto Traverso presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali V. Bellini di Catania. Dal 2008 è direttore artistico del Vittoria Jazz Festival a Vittoria sua città natale. Il 19 Gennaio del 2009 ha suonato a Washington DC durante i festeggiamenti in onore del Presidente Barak Obama e del Martin Luther King Jr. day. Il 17 luglio del 2009, Umbria Jazz lo ha nominato “ambasciatore della musica jazz italiana nel mondo. Nel 2010 ha conseguito la laurea specialistica di II livello in Jazz presso il Conservatorio Corelli di Messina e, subito dopo, si è esibito in Cina durante il festival “The Best of Italian Jazz” in occasione dell’Expò 2010 a Shanghai.

Dino Rubino

Dino Rubino è, un altro impressionante talento precoce del jazz italiano, che alla tromba alterna il pianoforte. Nel 1994 durante un concerto del grande trombettista Tom Harrell rimase affascinato dalla tromba, e così decide di dedicarsi da autodidatta allo studio di questo strumento e del jazz. Nel 1996, a 15 anni, ha frequentato i seminari di Siena Jazz tenuti da Paolo Fresu ed Enrico Rava. Ammesso al II corso ha vinto una borsa di studio per l’anno successivo. Nel 1997 ha frequentato il III livello dei seminari senesi. Nel 1998, a soli 17 anni, vince il  concorso Nazionale ”Massimo Urbani”. Enrico Rava, uno che di jazz se ne intende, ha dichiarato: «Tra gli “ancora sconosciuti” mi viene in mente un trombettista siciliano di nome Dino Rubino, che ritengo migliore di tutti noi». A 20 anni la decisione di mollare la tromba per ricominciare lo studio del pianoforte. Oggi a 27 anni, Rubino, nel frattempo diplomatosi in pianoforte, da circa un anno ha ripreso a suonare la tromba. «Devo dire che ho capito che entrambi sono indispensabili per esprimere le mie emozioni in musica» ha dichiarato. Non è un caso che i suoi musicisti di riferimento, oggi, come in passato, restano Miles Davis, Chet Baker e Keith Jarrett. Ha suonato con: Enrico Rava,Gianni Basso, Flavio Boltro, Franco Cerri, Salvatore Bonafede, Rosario Giuliani, Roberto Gatto, Pietro Tonolo, Dado Moroni,Giovanni Amato, Bruce Forman, Valery Ponomarew, Steve Grossman, Eddy Enderson, Lester Bowie etc…

Raphael Gualazzi

nasce ad Urbino l’11 novembre 1981. Dopo aver intrapreso gli studi di pianoforte al Conservatorio Rossini di Pesaro, dove è stato avviato all’apprendimento degli autori classici, estende la sua ricerca musicale anche nel campo del Jazz, Blues e della Fusion, collaborando con qualificati artisti del settore e distinguendosi per le sue peculiari qualità vocali e strumentali. La sua musica nasce dalla fusione della tecnica Rag-time dei primi anni del ’900 con la liricità del Blues, del Soul e del Jazz nella sua forma più tradizionale. Le sonorità tipiche del pre-jazz e dello stride-piano di Scott Joplin, Jelly Roll Morton, Fats Waller, Art Tatum e Mary Lou Williams, e il blues di Ray Charles e Roosevelt Sykes vengono attualizzate da Raphael Gualazzi con uno stile personalissimo dove la tradizione convive con le influenze più innovative di artisti eclettici come Jamiroquai e Ben Harper. Dal 2005 Raphael Gualazzi partecipa ad importanti festival come il Fano Jazz, il Java Festival di Giakarta e l’Argo Jazz, Ravello International Festival ed altri e nel 2008 esce in Francia, su etichetta Wagram, la compilation “Piano jazz” che include il brano “Georgia on my mind” interpretato da Raphael Gualazzi oltre a composizioni di grandissimi artisti come Nora Jones, Diana Krall, Art Tatum, Ray Charles, Jimmie Cullum, Michael Petrucciani, Chick Corea, Thelonious Monk, Dave Brubeck, Nina Simone, Duke Ellington. Dopo essere stato invitato ad esibirsi in Vermont e New Hampshir all’interno del progetto “The History & Mystery of Jazz”, che l’ha visto al fianco di musicisti del calibro di Michael Ray (Sun Ra Arkestra, Kool & The Gang), Steve Ferraris (Sun Ra Arkestra, Charlie Haden), Jamie Mc Donald, Nick Cassarino, Bob Gullotti, John McKenna, nel settembre del 2009 Raphael Gualazzi incontra Caterina Caselli, firma con Sugar un contratto discografico. Giunto all’attenzione del grande pubblico grazie alla cover di “Don’t stop”, il celebre successo degli anni ’70 della storica band Fleetwood Mac, scelta come colonna sonora dello spot televisivo di eni, nell’estate 2010 Raphael Gualazzi si esibisce all’ Heineken Jammin Festival, al prestigioso Pistoia Blues Festival e al Giffoni Film Festival per poi debuttare in settembre al Blue Note Milano dove presenta il suo primo omonimo ep digitale contenente 4 brani con il quale giunge alla vetta della classifica di iTunes. Nel frattempo con il brano “Reality and Fantasy” nel remix di Gilles Peterson, entrato anche a far parte delle compilation Nova Tunes 2.2 e Hotel Costes ai vertici delle classifiche di vendita digitali in tutto il mondo, Raphael Gualazzi conquista l’air play di alcuni dei più prestigiosi network francesi e a dicembre si esibisce al Louvre per debuttare poi al Sunside Club di Parigi, tempio della musica jazz, dove presenta il suo repertorio ai media europei. Nel febbraio del 2011 Raphael Gualazzi si presenta al Festival di Sanremo con il brano “Follia d’amore” e fa man bassa di premi:  vince la categoria Giovani, il Premio della Critica “Mia Martini, il premio della Sala Stampa Radio e Tv e il Premio Assomusica per la migliore esibizione live tra gli artisti in gara nella sezione ‘Giovani’. Il brano, scritto prodotto e arrangiato dallo stesso Gualazzi, è contenuto in “Reality and Fantasy”,album d’esordio su etichetta Sugar, che esce il 16 febbraio. Contemporaneamente “Follia d’amore”, nella versione cantata in inglese, viene inserita nella colonna sonora di “Manuale d’amore 3”, il film diretto Giovanni Veronesi e interpretato, tra gli altri, da Robert De Niro e Monica Bellucci. In maggio, dopo 13 anni di assenza dell’Italia, Raphael Gualazzi partecipa all’Eurovision Song Contest a Düsseldorf dove, a grande sorpresa, si classifica secondo aggiudicandosi anche il primo premio della giuria tecnica.