Musiche e danze sacre dal Tibet

Teatro Alighieri, lunedì 9 luglio, ore 21

La danza non è esclusivamente una fra le arti più antiche. In particolari condizioni diviene uno strumento molto sofisticato per arrivare alla trascendenza spirituale. Tutte le antiche comunità del mondo infatti credevano che, tramite l’esecuzione rituale di musica e danze sacre in momenti propizi, fosse possibile mettersi in comunicazione con le più alte forze del bene per trarne beneficio a livello ambientale, sociale e personale. È quanto espliciteranno i lama del Monastero Drepung Loseling, durante la rappresentazione ‘Sacre danze e musiche dal Tibet’ (The Mystical Arts of Tibet), in programma lunedì 9 luglio (ore 21), al Teatro Alighieri, in esclusiva per l’Italia, all’interno del progetto ‘Sette giorni in Tibet’ di Ravenna Festival.

In Tibet, ogni volta che un monastero celebrava una festa spirituale, le tribù nomadi e gli abitanti dei villaggi limitrofi si riunivano nel cortile del monastero per alcuni giorni di musica e danze sacre. La cerimonia dei lama di Drepung Loseling è concepita nella scia di questa tradizione, e ottimizzata in modo da conservare integralmente la finalità di ogni singola fase del rito. I monaci di Drepung Loseling sono noti per il canto armonico detto ‘zokkay’ (accordo completo), in cui i cantori intonano tre note simultaneamente, creando ognuno un accordo completo. Il noto studioso Huston Smith, autorità in tema di grandi religioni, ha magistralmente documentato questa pratica tibetana nel film ‘The Mystic Journey: Requiem for a Faith’, affermando che il canto armonico “eleva lo spirito umano portandolo al livello degli dei”.

Drepung Loseling era tra i più antichi e importanti conventi del Tibet che, nel momento del massimo splendore, raccoglieva oltre diecimila monaci. Attualmente, dopo l’invasione e la pesantissima repressione cinese, la comunità monastica si è spostata nel sud dell’India, nello stato del Karnataka. I monaci che eseguono ‘The Mystical Arts of Tibet’ sono stati riconosciuti da Sua Santità il Dalai Lama come importanti messaggeri di pace nel mondo, attraverso le arti performative sacre. Possono poi contare sull’aiuto dell’attore Richard Gere.

La cerimonia di musica e danze sacre dei monaci di Drepung Loseling si struttura in nove parti che mirano a generare energie benefiche per la guarigione del mondo. La policromia di costumi, maschere e ornamenti; i suoni profondi e drammatici degli strumenti musicali; la potenza simbolica dei movimenti dei danzatori e le stesse valenze archetipiche delle ‘storie meravigliose’ raccontate tramite le antiche danze rituali tantriche denominate ‘cham’, vere e proprie ‘meditazioni in movimento’, sono comunicazioni che toccano con forza il cuore e la mente di quanti assistono alla sacra rappresentazione. La cerimonia dura circa due ore, compresi i commenti introduttivi e un intervallo di 20 minuti. La prima parte, di 50 minuti, è composta da cinque ‘quadri’; si apre con l’invocazione delle forze del Bene (Nyensen), per concludersi con la ‘Danza del leone delle nevi’. Si ritiene che i sacri riti degli umani creino un ambiente sano e armonioso in cui tutti gli esseri, inclusi gli animali, possano gioire. La danza del leone delle nevi rappresenta questa idea.
Nella seconda parte, creato lo ‘spazio sacro’ idoneo, si passa all’interno dell’uomo: ecco la Danza degli scheletri, che ricorda come la natura delle cose sia effimera; poi la melodia ‘per liberarsi dalla sindrome dell’ego’: si tratta di una fra le musiche meditative più belle e indimenticabile della Terra delle Nevi. Poi si arriva alla Danza dei viaggiatori celesti, simbolo dei cinque elementi. Infine il ‘Sangso Shjjo’, la canzone di buon auspicio per la guarigione del mondo. I monaci spandono incenso che il vento trasporta nelle dieci direzioni: il fumo è una forza subliminale che invoca pace, armonia e modalità di vita creativa.

Info 0544 249244 – ravennafestival.org
Biglietto ingresso: 20 euro intero (18 ridotto).
“I giovani al festival”: under 14 (con adulto) € 5 | 14-18 anni 50% sulle tariffe ridotte | Under 26 tariffe ridotte