Matheuz apre i Concerti de La Fenice

Diego Matheuz dirige al Teatro La Fenice
il concerto inaugurale della Stagione sinfonica 2012-2013

Venerdì 5 ottobre 2012 alle ore 20.00 (turno S), con replica domenica 7 alle 17.00 (turno U), si aprirà alTeatro La Fenice la Stagione sinfonica 2012-2013 con un concerto inauguralediretto dal ventottenne direttore principale della Fondazione, Diego Matheuz. Il giovane e talentuoso maestro venezuelano, cui nel luglio 2011 è stata affidata la direzione musicale del teatro veneziano, sarà uno dei principali protagonisti della nuova stagione sinfonica, di cui dirigerà cinque dei quattordici concerti, affrontando tra l’altro il ciclo completo delle sinfonie di Čajkovskij.

Il programma del concerto inaugurale, che vedrà impegnato in veste solistica il pianista Leonardo Pierdomenico, vincitore del Premio Venezia 2011, si aprirà con la versione orchestrale della Pavane pour une infante défunte di Maurice Ravel, seguita dal Concerto per pianoforte e orchestra in re minore KV 466 di Wolfgang AmadeusMozart. La seconda parte del concerto sarà invece interamente dedicata alla Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 Patetica di Pëtr Il’ič Čajkovskij, culmine della produzione sinfonica del compositore, scritta l’anno della morte, 1893.

Il concerto sarà trasmesso in differita da Rai Radio3.

I biglietti per il concerto sono in vendita a prezzi compresi tra i 15 e gli 70 euro presso le biglietterie Hellovenezia (Teatro La Fenice, Piazzale Roma, Tronchetto, Lido, Mestre, Dolo, Sottomarina), tramite biglietteria telefonica (0412424) e biglietteria on-line (www.teatrolafenice.it).

Brano tra i più eseguiti di Ravel, accanto al Bolero, la Pavane pour une infante défunte fu composta in versione pianistica nel 1899, quando ancora il compositore era allievo di Fauré al Conservatorio di Parigi. Dopo averne realizzato nel 1910 la versione orchestrale, Ravel sconfessò tuttavia il lavoro giovanile, come «forma assai povera» e troppo influenzata da Chabrier e dalla mélodie ottocentesca. L’ispirazione poetica ancora legata a una sensibilità decadente fin de siècle (evidente nel titolo l’allusione alla raccolta Au jardin de l’Infante di Albert Samain), lascia tuttavia trasparire elementi che saranno propri dello stile maturo del compositore.

Dal 1782 al 1786 il concerto per pianoforte domina la produzione mozartiana, con ben quindici concerti scritti in un periodo che coincide con l’arrivo a Vienna. Eseguiti in pubbliche accademie a sottoscrizione, con Mozart nelle vesti di concertatore e solista, essi costituiscono una tappa fondamentale per l’evoluzione del genere tout court. La giocosità e il sorriso arguto tipicamente mozartiani vi si alternano a ripiegamenti verso atmosfere più oscure e inquiete, cometestimonia il Concerto in re minore KV 466, caratterizzato da un’espressività stürmisch di natura quasi preromantica. Eseguito nel febbraio 1785, il Concerto in re minore rivela già nel celebre incipit orchestrale dell’Allegro iniziale la sua natura inquieta e drammatica, che si conferma nella sezionecentrale in sol minore del secondo movimento per sciogliersi solo nell’impetuoso Allegro assai conclusivo in forma di rondò-sonata.

Composta di slancio fra la primavera e l’estate del 1893, la Sinfonia n. 6 in si minore di Pëtr Il’ič Čajkovskij – più tardi definita Patetica su suggerimento del fratello Modest – fu eseguita per la prima volta a San Pietroburgo il 28 ottobre 1893, solo nove giorni prima della morte del compositore. Frutto di un periodo segnato da gravi lutti e da un profondo malessere personale, la sinfonia èdominata da un tono melanconico e tragico, sottolineato dall’anomalo Finale in movimento lento: un Adagio lamentoso summa dell’intero arco espressivo čajkovskiano, che si spegne inabissandosi progressivamente verso il silenzio (come più tardi avrebbe fatto Gustav Mahler nell’ultimo tempo della sua Nona Sinfonia, dove evidenti sono i debiti con l’estrema opera del compositore russo). La sinfonia, che presenta una struttura atipica e ricca di innovazioni formali, è interamente basata su un’idea motivica discendente

Diego Matheuz

Direttore principale del Teatro La Fenice dal luglio 2011 e direttore ospite principale dal novembre 2009 dell’Orchestra Mozart e dal giugno 2012 della Melbourne Symphony Orchestra, il ventottenneviolinista e direttore Diego Matheuz è uno dei frutti migliori del SistemaNacional de Orquestas Juveniles e Infantiles de Venezuela fondato nel 1975 da José Antonio Abreu. Nato nel 1984, studia violino a Barquisimeto, sua città natale, e a Caracas. Il debutto internazionale come direttore avviene nel marzo 2008 al Festival Casals di Puerto Rico con l’Orquesta Sinfónica de la Juventud Venezolana Simón Bolívar. Nell’ottobre dello stesso anno debutta in Italia sul podio dell’Orchestra Mozart di Claudio Abbado, e nel 2009 sostituisce Antonio Pappano nelle tournée a Milano, Torino e Lucerna dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Prosegue tuttora una stretta collaborazione conqueste due orchestre, con cui si esibisce regolarmente a Roma, Bologna, Ferrara e in varie sale italiane. Ha inoltre debuttato con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, con il Maggio Musicale Fiorentino, con l’Orchestra Filarmonica della Scala e con l’Orchestra Verdi per il concerto conclusivo del Festival di Spoleto 2010. Nell’ottobre 2010 debutta sulla scena lirica con Rigoletto al Teatro LaFenice e nel luglio dello stesso anno è nominato direttore principale del Teatro veneziano, dove ha diretto numerosi concerti sinfonici, il Concerto di Capodanno 2012 (in diretta Rai Uno) e, nel settembre 2012, La traviata e di nuovo Rigoletto. Oltre che in Italia, nelle ultime due stagioni si è esibito a Londra con la Philharmonia e la Royal Philharmonic, a Berlino in tournée con la Filarmonica della Scala, e poi con la hr-Sinfonieorchester di Francoforte, i Philharmoniker Hamburg, l’Orchestra della Radio Olandese, la Kungliga Filharmonikerna di Stoccolma, la Wiener Kammerorchester, la Mahler Chamber Orchestra, la Israel Philharmonic, la Saito Kinen Orchestra, la Melbourne Symphony Orchestra e la National Arts Centre Orchestra di Ottawa.