La Nona al Filarmonico

La potenza della Nona di Beethoven al Filarmonico

Sabato 16 aprile alle ore 20.30, con replica domenica 17 aprile alle ore 17.00, il direttore svedese Mats Liljefors dirigerà l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona nella Nona Sinfonia di Beethoven.
Protagonisti in scena nomi internazionali: soprano Lucrezia Garcia, mezzosoprano Tichina Vaughn, tenore Lorenzo Decaro e basso Deyan Vatchkov, accanto al Coro areniano guidato dal M° Giovanni Andreoli.

La Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 per soli, coro e orchestra di Ludwig Van Beethoven è l’ultimo appuntamento del ciclo dedicato alle Sinfonie del celebre compositore tedesco e penultimo concerto della Stagione sinfonica 2010-2011 al Teatro Filarmonico, che si concluderà in maggio con un Gala interamente dedicato a Liszt nel bicentenario della nascita.

La partitura ha avuto oltre undici anni di gestazione, fino al momento creativo del 1823, anno in cui prendono forma i primi tre movimenti. Il capolavoro del compositore di Bonn è una reale sintesi fra le tensioni idealizzate delle sinfonie Terza e Quarta e la lucida astrattezza della Settima. Nella Nona – come sostengono le parole del critico Cesare Galla – «l’aspirazione al sublime cessa di essere contenuto immanente alla musica, per quanto filosoficamente connotato, e ne diventa una componente, nel definitivo trionfo della Forma classica». In questa logica strutturale s’insinua nell’ottobre del 1823 un’idea che troverà compimento nel quarto movimento: la parola cantata, dopo un’ampia introduzione orchestrale, sorge dalle profondità gravi degli archi per irrompere nella forma. Coro e solisti concludono la Sinfonia in un Finale vocale-strumentale «portato all’ultima perfezione» (Riezler). Beethoven attinge alcune strofe dal poema di Schiller del 1786 e le riordina in base alle sue esigenze compositive, senza sminuire la forza del messaggio: il valore
universale del pensiero umano. Richard Wagner vede nella Nona «la compiuta opera d’arte dell’avvenire, e cioè il dramma universale del quale Beethoven ci ha dato la chiave artistica».

Informazioni
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