Iniziano i matinèe del Ravenna Festival

Una liturgia camaldolese nella chiesa dell’antico monastero di Classe
Domenica 10 giugno (ore 11.30) il primo appuntamento con In Templo Domini

Domenica 10 giugno alle ore 11.30 nella Basilica di Sant’Apollinare in Classe si apre la rassegna In Templo Domini, che offre al pubblico di Ravenna Festival l’opportunità di ascoltare musica sacra durante le liturgie nelle stupende basiliche bizantine. Il tema è ancora il millenario della fondazione dell’Eremo di Camaldoli, rispondono a questo la Basilica dell’antico monastero di Classe dove San Romualdo fu prima ordinato monaco poi eletto priore, la composizione sacra di Orazio Tarditi, monaco camaldolese del XVII secolo e il celebrante, Don Alessandro Barban priore generale della congregazione dei monaci camaldolesi.
La liturgia sarà animata dal complesso vocale e strumentale La Stagione Armonica diretta da Sergio Balestracci (organista Carlo Rossi) che in prima esecuzione in tempi moderni eseguirà la “Messa concertata a cinque voci” di Orazio Tarditi (1602-1677).

Orazio Tarditi, consacrato monaco all’età di 15 anni proprio nell’Abbazia di Classe, ricoprì diversi incarichi musicali non solo nei più importanti centri camaldolesi sparsi tra Venezia e Firenze, ma anche in altre sedi di culto tra i quali il Duomo di Forlì. Insigne musicista, ebbe con ogni probabilità quali precettori Bartolomeo Magni e Giovanni Ghizzolo, maestri di cappella della Basilica Metropolitana di Ravenna nel XVII secolo, ai quali è dedicato il secondo appuntamento di In Templo Domini.
Questa messa è inserita nel Secondo Libro de Mottetti pubblicato a Venezia nel 1625, città che qualche anno prima vide le stampe dell’opera d’esordio di questo autore. In quei tempi Venezia è la sede più importante e prestigiosa dell’editoria musicale e ospita ben quattro insediamenti di cultura e spiritualità camaldolese: i conventi di San Michele in Isola, di San Mattia a Murano, di San Giovanni Battista alla Giudecca e di San Clemente in Isola.

Una liturgia camaldolese nella chiesa dell’antico monastero di Classe
Domenica 10 giugno (ore 11.30) il primo appuntamento con In Templo Domini

Domenica 10 giugno alle ore 11.30 nella Basilica di Sant’Apollinare in Classe si apre la rassegna In Templo Domini, che offre al pubblico di Ravenna Festival l’opportunità di ascoltare musica sacra durante le liturgie nelle stupende basiliche bizantine. Il tema è ancora il millenario della fondazione dell’Eremo di Camaldoli, rispondono a questo la Basilica dell’antico monastero di Classe dove San Romualdo fu prima ordinato monaco poi eletto priore, la composizione sacra di Orazio Tarditi, monaco camaldolese del XVII secolo e il celebrante, Don Alessandro Barban priore generale della congregazione dei monaci camaldolesi.
La liturgia sarà animata dal complesso vocale e strumentale La Stagione Armonica diretta da Sergio Balestracci (organista Carlo Rossi) che in prima esecuzione in tempi moderni eseguirà la “Messa concertata a cinque voci” di Orazio Tarditi (1602-1677).

Orazio Tarditi, consacrato monaco all’età di 15 anni proprio nell’Abbazia di Classe, ricoprì diversi incarichi musicali non solo nei più importanti centri camaldolesi sparsi tra Venezia e Firenze, ma anche in altre sedi di culto tra i quali il Duomo di Forlì. Insigne musicista, ebbe con ogni probabilità quali precettori Bartolomeo Magni e Giovanni Ghizzolo, maestri di cappella della Basilica Metropolitana di Ravenna nel XVII secolo, ai quali è dedicato il secondo appuntamento di In Templo Domini.
Questa messa è inserita nel Secondo Libro de Mottetti pubblicato a Venezia nel 1625, città che qualche anno prima vide le stampe dell’opera d’esordio di questo autore. In quei tempi Venezia è la sede più importante e prestigiosa dell’editoria musicale e ospita ben quattro insediamenti di cultura e spiritualità camaldolese: i conventi di San Michele in Isola, di San Mattia a Murano, di San Giovanni Battista alla Giudecca e di San Clemente in Isola.