Il Carnevale degli animali e altre fiabe con Capossela

Vinicio Capossela: ‘Il Carnevale degli animali e altre bestie d’amore’
Pineta di San Giovanni (presso Micoperi, via Trieste 279), mercoledì 18 giugno ore 21
(in caso di maltempo il concerto si svolgerà al Teatro Alighieri)

Dopo diciassette anni Vinicio Capossela torna al Ravenna Festival, mercoledì 18 giugno ore 21 alla Pineta di San Giovanni (presso Micoperi, Via Trieste 279), per presentare “Il Carnevale degli animali e altre bestie d’amore”. Il nuovo spettacolo, tra travestimenti “bestiali” e incursioni teatrali, comprende l’esecuzione del Carnevale degli animali, una suite composta da Camille Saint-Saens nel 1886, articolata in quattordici brani di breve durata ispirati ad altrettanti animali o personaggi, e una serie di canzoni di Vinicio Capossela, in parte edite come “La Cicogna” e “Zarafà”, e in parte inedite, cucite insieme in un racconto che conduce il pubblico tra le storie di animali celebri, simbolismi e bestiari.

“… Chi sono, gli animali che compaiono nei nostri sogni, e perché vengono proprio a noi che abbiamo trascorso gli ultimi due secoli a sterminarli regolarmente, a un ritmo sempre più rapido, senza pietà, specie per specie, in ogni parte del mondo? Eppure con quanta incrollabile fiducia continuano a entrare nella nostra anima del sogno, nelle nostre fantasie infantili, nel nostro immaginario artistico.” James Hillman “Animali del sogno”

Bestie cantate per farci un giro da “bestie incantate”, come venivano chiamate le bestie che si esibivano con i saltimbanchi. Soltanto che le bestie sotto incantesimo siamo noi, come ben scrive James Hillman in “Animali del sogno”. Durate il concerto si alternano canzoni che attingono alla più svariata letteratura, da “L’usignolo e la rosa” di Wilde a “Bestiario d’amore” di R. De Fournival. Animali classici e animali cantati di Vinicio Capossela, rivisti e riorganizzati dal Trio Amadei per l’orchestra da camera composta dai Solisti della Vianiner Philarmoniker a cui si unisce la formazione composta da Vincenzo Vasi al theremin, Asso Stefana alle chitarre, Zeno de Rossi ai tamburi, e Peppe Frana all’oud e strumenti medievali. La prima al Ravenna Festival vedrà come “specie ospite” la voce narrante di Ermanna Montanari del Teatro delle Albe.

“Bestiari… gli animali… maschere d’enigma… maschere d’accesso al sacro… deita’ misteriche con cui dividiamo il creato. I bestiari medievali studiavano gli animali, seppur non in senso zoologico o scientifico, ma per uscire dal reale ed entrare nel vero – scrive Vinicio Capossela presentando il concerto. Le nature degli animali rappresentano le tante nature dell’uomo, dell’amore, del peccato. La signoria dell’uomo, trasformata man mano in indifferenza, cecità, non conoscenza. Gli animali sono usciti dalle nostre vite e sono entrati nei cartoni animati e nei documentari, oppure sulla tavola, dove si consuma il nostro principale rapporto con loro: mangiarli. Stanno lì, grandi sfingi di pietra, custodi di templi, accompagnatori di deità, o forse Dei essi stessi. Come non si siano organizzati per scacciare l’uomo, resta un mistero. Rinunciare agli animali e’ amputarsi dell’accesso alla natura che, come dice Psarantonis, e’ il Dio. Dunque l’animale e’ la manifestazione del divino, di un’altra lingua che si parla sulla terra, quella che fa dire a Céline, ammirato, per la morte del suo cane: “Se ne e’ andata dopo tre piccoli rantoli, senza lamentarsi… in posizione davvero bellissima, come in pieno slancio, in fuga […] senza trallalà, la messa in scena che nuoce sempre agli uomini.” Nell’amore siamo governati dalla nostra parte più istintuale. Possiamo studiare, come ha fatto Richard de Fournival, i comportamenti, le nature che si rivelano nel sentimento amoroso, paragonandole a quelle degli animali, come erano conosciuti nel Medioevo. Il bestiario d’amore e’ lo zoo che conteniamo in noi stessi, quando la passione apre le gabbie”

Giovedì 19 giugno alle 17.30 al Palazzo dei Congressi (Largo Firenze) l’incontro con Vinicio Capossela che parlerà del suo ultimo libro “Tefteri”. Seguirà la proiezione del suo film documentario Indebito, scritto con Andrea Segre.

Domenica 29 giugno, nella suggestiva cornice di Palazzo San Giacomo a Russi, Capossela bisserà la sua partecipazione al Festival 2014 con la nuova versione del concerto con la Banda della Posta e la partecipazione della cantante salentina Enza Pagliara.

Info e prevendite: 0544 249244 – ravennafestival.org
Biglietti (ingresso non numerato): I settore 35 euro (ridotti 32; II settore 22 euro (ridotti 20)
“I giovani al festival”: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni, 50% tariffe ridotte

Informazioni di servizio: Il parcheggio di riferimento è quello situato dietro il Cinema Teatro Astoria (via Trieste 233) da dove partirà il servizio di navette per raggiungere la sede di Micoperi, che può comunque essere raggiunta anche a piedi e in bicicletta con percorso dedicato di circa 400 metri parallelo a via Trieste.
Il Carnevale degli animali e altre bestie d’amore
regia di Vinicio Capossela

ospite speciale: Ermanna Montanari voce narrante

Musiche di Camille Saint-Saëns e canzoni di Vinicio Capossela

Trio Amadei Liliana Amadei violino
Antonio Amadei violoncello
Marco Amadei pianoforte

Solisti Vianiner Philharmoniker Fabio Mina flauto
Helga Plankensteiner clarinetto, sassofono
Laura Lanzetti pianoforte
Sebastiano Airoldi violino
Lucia Colonna viola
Amerigo Bernardi contrabbasso

e con la partecipazione di

Vincenzo Vasi campionatori, theremin, marimba, vibrafono
Zeno de Rossi strumenti a tamburo
Alessandro Asso Stefana chitarre, armonio
Peppe Frana chitarre antiche, oud

VINICIO CAPOSSELA

Cantautore fantasmagorico, poeta, scrittore, ma anche illusionista e uomo-spettacolo, ha debuttato nel 1990 con il disco All’una e trentacinque circa sotto l’egida di Renzo Fantini (Targa Tenco Opera Prima), premio che gli verrà attribuito altre tre volte negli anni successivi. Dopo i primi dischi “pre-biografici”, da Canzoni a Manovella (2000) in poi rivolge la sua attenzione a temi più universali, spesso ispirati alla grande letteratura, da Melville a Céline a Dante a Omero. Lavori come Ovunque Proteggi, Da Solo e Marinai Profeti e Balene vengono messi in scena come opere totali. Nel 2004 pubblica per Feltrinelli Non si muore tutte le mattine, da cui trae uno spettacolo di teatro d’ombre e le Radiocapitolazioni trasmesse da Radio 3. Alla Grecia e al rebetiko, “più che una musica, un modo di vivere”, dedica i suoi lavori più recenti: il disco Rebetiko Gimnastas, il film Indebito girato insieme al regista Andrea Segre, presentato in anteprima al festival di Locarno e proiettato al cinema con enorme consenso di pubblico e critica, e il libro Tefteri, taccuino dei conti in sospeso, pubblicato dal Saggiatore.
La scorsa estate ha visto Capossela impegnato in diversi progetti: presenta un nuovo spettacolo nello stupefacente scenario di Villa Adriana, Il Carnevale degli Animali e altre bestie d’amore, che lo vede protagonista insieme al Trio Amadei ed ai solisti della Vianiner Philarmoniker, e produce per la prima volta un album di musiche per sposalizi Primo Ballo della Banda della Posta, con cui si esibisce in tour tutta l’estate. Sul tema dello sposalizio, inoltre, idea e incentra la prima edizione del Calitri Sponz Fest, viaggio nel mondo dello sposalizio, da lui diretto.