Il Balletto del Cremlino incontra i Professori di Bologna

THE KREMLIN BALLET
DEL PALAZZO DI STATO DEL CREMLINO
presenta
IL LAGO DEI CIGNI
Balletto in due atti e quattro scene
di PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ
AL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

direttore
Felix Krieger

coreografia e regia
Andrej Petrov – Artista Nazionale – Premio di Mosca

Scene
Stanislav Benedictov – Artista Nazionale Premio di Stato di Russia

costumi
Olga Poljanskaja

direttore artistico del Kremlin Ballet
Andrej Petrov – Artista Nazionale di Russia

Direttore Generale e Direttore Artistico del Palazzo di Stato del Cremlino
Pëtr Šaboltaj

Allestimento
Kremlin Ballet
Palazzo di Stato del Cremlino

Orchestra del Teatro Comunale di Bologna

Lo spettacolo comprende alcuni frammenti delle storiche coreografie di Lev Ivanov, Marius Petipa e Aleksandr Gorskij

Giovedì 8 maggio, alle ore 20.00, nella Sala Bibiena del Teatro Comunale di Bologna, debutta Il lago dei cigni di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

L’allestimento è presentato dal Kremlin Ballet del Palazzo di Stato del Cremlino, la realtà più prestigiosa in fatto di danza classica della Russia, fondato nel 1990 dall’Artista Nazionale e coreografo Andrej Petrov.

Il lago dei cigni, balletto in due atti e quattro scene su libretto di Vladimir Begichev e Vasil Geltzer, è il primo dei tre balletti musicati da Pëtr Il’ič Čajkovskij, che lo compose tra il 1875 e il 1876. Andato in scena per la prima volta al Teatro Bolshoi di Mosca nel febbraio 1877 con la coreografia di Julius Wenzel Reisinger, lo spettacolo non ebbe il successo sperato dal compositore, nonostante le ripetute repliche.
Bisognerà aspettare il genio creativo di Marius Petipa che, dopo la morte del compositore, nel 1895 insieme a Lev Ivanov creerà una coreografia destinata a tributare al balletto il meritato successo, entrando definitivamente nella storia, oltre che nel repertorio dei teatri di tutto il mondo.
E dalla coreografia di Petipa-Ivanov sarà poi difficile prescindere, se è vero che anche un grande coreografo e ballerino come Rudolf Nureyev nella sua altrettanto storica coreografia del capolavoro di Cajkovskij si rifà comunque al lavoro di Petipa e Ivanov.

E frammenti dalle storiche coreografie di Marius Petipa, Lev Ivanov e Aleksandr Gorskij non mancano nel lavoro che il coreografo Andrej Petrov ha costruito con il Kremlin Ballet del Palazzo di Stato del Cremlino, da lui fondato nel 1990 e diventato nel frattempo una parte essenziale delle conquiste artistiche che contraddistinguono la storia culturale della Russia di oggi.

Il Kremlin Ballet, che riesce a coniugare con risultati altissimi la grande tradizione del balletto russo con creazioni contemporanee, ha già al proprio attivo più di 80 tourneé in più di 30 paesi in giro per il mondo, e vanta collaborazioni importanti con i più grandi artisti al mondo.

Il coreografo e regista Andrej Petrov, formatosi professionalmente all’Accademia di Coreografia della Città di Mosca, e perfezionatosi sul palcoscenico dell’Accademia di Stato del Teatro Bolshoi, ha creato per il Kremlin Ballet più di 16 coreografie.

Il lago dei cigni, pur nella fedeltà alla tradizione del balletto russo, e in particolare della storica coreografia di Petipa, riesce a proporre soluzioni scenografiche e coreografiche originali, unite alla straordinaria bravura di un corpo di ballo impeccabile.

Sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale torna il Maestro Felix Krieger, dopo il successo ottenuto la scorsa stagione con la direzione di un altro balletto, La doppia notte di Monica Casadei.

Soggetto del balletto.
Atto primo
Giardino davanti al castello della Regina. I giovani si divertono, le allegre danze del Buffone di corte si alternano a quelle delle fanciulle e dei loro cavalieri. La Regina annuncia al proprio figlio – il Principe Siegfried – che il giorno seguente durante il ballo dovrà scegliere una fidanzata tra le fanciulle invitate alla festa. Siegfried rimane indifferente alle parole della Madre.
Al giungere del crepuscolo, il Principe, rimasto solo, immagina colei di cui potrebbe innamorarsi.
Gli amici invitano Siegfried a una caccia notturna. Un gruppo di cigni attira l’attenzione del Principe. Egli segue i bellissimi uccelli nel fitto del bosco. Sulle rive del lago scuro presso le rovine
di un lugubre castello domina il Genio del male Rothbart.
Lentamente le bellissime ragazze-cigno nuotano nel lago, salgono sulla riva e volteggiano in un leggiadro girotondo. Una di loro – Odette – colpisce Siegfried. Il suo racconto sulla magia di Rothbart, che trasforma le ragazze in cigni, tocca il cuore del Principe. La maledizione può essere tolta solo da un amore senza riserve. Il Principe, innamorato, giura eterno amore a Odette. Con l’aurora le ragazze si trasformano nuovamente in cigni e nuotando si allontanano.
Atto secondo
Ballo nel castello della Regina. Siegfried deve scegliere la fidanzata tra le ragazze invitate. Ma il Principe tarda ad arrivare al ballo. Gli ospiti sono preoccupati e il Buffone incomincia a danzare allegramente. Finalmente arriva Siegfried. Ricorda il suo giuramento e freddamente si allontana dalle fanciulle (fidanzate). Al ballo arriva il Rothbart con la figlia Odile, incredibilmente simile a Odette. Il Principe scambia Odile per la sua amata e la presenta come sua fidanzata. Il giuramento è rotto. Il mago esultante, mostrando Odette apparsa in lontananza, si allontana insieme alla figlia. Nella notte inquieta e tenebrosa, Odette, prostrata dal dolore, racconta alle amiche il tradimento di Siegfried – la speranza delle fanciulle di essere liberate dal maleficio è perduta. Arriva Siegfried correndo. Non ha rotto il giuramento. In Odile ha creduto di vedere la sua Odette. Rothbart, furioso, invoca le forze della natura. Si scatena la tempesta, balenano fulmini, enormi onde si rovesciano sugli innamorati gettandoli negli abissi. Ma nulla può distruggere l’amore puro dei due giovani e dividere Odette e Siegfried. Il Genio del male è vinto. I suoi malefici infranti.