Sciortino inaugura il 23°Festival Pergolesi Spontini

Musica e potere politico il tema del XIII Festival Pergolesi Spontini: dal 5 ottobre al 3 novembre 2013, “Lo scettro e la bacchetta” in un percorso da Gaspare Spontini a Wagner e Verdi.
In programma, la prima esecuzione in epoca moderna della Cantata “Gott segne den König!” (‘Dio benedica il Re!’) di Spontini per soli, coro e orchestra, direttore Corrado Rovaris, e il cine-concerto del colossal “Cabiria” (1914), con musiche dal vivo per orchestra in prima esecuzione moderna dirette da Roberto Polastri.

Inaugura sabato 5 ottobre alle ore 21 al Teatro Moriconi di Jesi con il pianista Orazio Sciortino la XIII edizione del Festival Pergolesi Spontini, dedicato al rapporto fra musica e potere politico, in un percorso multidisciplinare che, partendo dalla celebrazione della grandeur imperiale ai tempi in cui Gaspare Spontini era Generalmusikdirektor del Re di Prussia, Federico Guglielmo III, arriva a Richard Wagner e Giuseppe Verdi, in omaggio al bicentenario della loro nascita. A Verdi e Wagner è dedicato, in particolare, il recital del giovane pianista e compositore siciliano Sciortino, in un programma di parafrasi dalle opere dei due grandi compositori realizzate da Franz Liszt e Carl Tausig.
Temi verdiani e wagneriani anche venerdì 11 ottobre alle ore 21: il pianista napoletano Roberto Cominati, nel concerto “Salotto Musicale” al Teatro Comunale di Montecarotto.
Tra le novità del Festival, sabato 12 ottobre al Teatro Moriconi di Jesi un’intera giornata è dedicata al cinema muto degli anni ’10 del Novecento con seminari e due cineconcerti, per aprire nuove strade di ricerca spontiniana, mettendola in relazione con campi disciplinari diversi. Quando infatti nel dicembre 1908 venne ripresa alla Scala di Milano La vestale, l’opera di Spontini conobbe un significativo ritorno di fiamma, con interessanti ricezioni anche nel cinema muto. Alle 14,30 al Teatro Moriconi, appuntamento con il convegno che riunisce musicologi e storici del cinema attorno all’immaginario e alle musiche della Vestale nel cinema muto: relatori, Marco Bellano, Stella Dagna, Mauro Giori, Mariann Lewinsky, Emilio Sala e Marco Targa. Segue il cineconcerto “Lo schiavo di Cartagine” (1910), cortometraggio italiano per la regia di Luigi Maggi, Roberto Omegna ed Arturo Ambrosio e musiche di Osvaldo Brunetti revisionate da Emilio Sala ed eseguite dal vivo in prima esecuzione in epoca moderna dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Roberto Polastri. Alle ore 19,30, sempre al Teatro Moriconi, si tiene il cineconcerto del più famoso film italiano del cinema muto, il colossal “Cabiria” (1914), per la regia di Giovanni Pastrone con le didascalie di Gabriele D’Annunzio e musiche di Manlio Mazza su temi di Spontini, Rossini e Gluck, in prima esecuzione in epoca moderna diretta da Roberto Polastri sul podio dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Per Cabiria, Manlio Mazza rielaborò musiche preesistenti, tratte soprattutto dalla Vestale ed in parte dal Fernand Cortez di Spontini. Come noto, in un primo momento, Pastrone, su sollecitazione di Gabriele D’Annunzio, affidò la composizione delle musiche per l’accompagnamento del film a Ildebrando Pizzetti che però ricusò l’incarico e si limitò a scrivere la famosa Sinfonia del fuoco, riferita a mo’ di “evocazione” alla scena del sacrificio, ma i cui rapporti con la pellicola restano alquanto problematici. Al Festival, verrà proposta nella sua integrità, per la prima volta, la partitura di Mazza comprendente anche la musica per la scena del sacrificio nel tempio di Moloch, nella versione per piccola orchestra recentemente rinvenuta nella biblioteca del Collegio San Giuseppe di Torino.
Tra gli appuntamenti di maggiore spessore musicologico, venerdì 25 ottobre alle ore 20 al Teatro Pergolesi di Jesi Corrado Rovaris dirige Orchestra e Coro della Fondazione Teatro Comunale di Bologna nella prima esecuzione moderna della Cantata “Gott segne den König!” (‘Dio benedica il re’) di Gaspare Spontini per soli, coro e orchestra su versi di Karl Alexander Herklots. Nel ruolo dell’Angelo è Aurora Faggioli, il Cherubino è Yuliya Poleshchuk. La versione originale della cantata fu eseguita alla Königlichen Oper il 18 dicembre 1826, in occasione della visita a Berlino dello zar Nicola i di Russia. Due anni dopo, Spontini fece dell’inno l’ultimo movimento di una cantata in onore di Federico Gu­glielmo iii di Prussia, ai tempi in cui il compositore era suo Generalmusikdirektor. In questa forma, la cantata fu eseguita a Halle il 10 settembre 1829 e nuovamente a Berlino l’anno seguente. La cantata ci è giunta incompleta, ma è stata ricostruita nella sua interezza attraverso la collazione di tre fonti manoscritte, due delle quali conservate presso il prezioso fondo Robert custodito nella Biblioteca Comunale Planettiana di Jesi. Dopo un lungo lavoro durato due anni, il fondo ricco di materiali spontiniani è stato catalogato e archiviato grazie ad un progetto della Fondazione Pergolesi Spontini/Comune di Jesi, finanziato con fondi regionali, a cura di Alessandro Lattanzi.
Nelle giornate del 25 e 26 ottobre, un convegno internazionale alle Sale Pergolesiane del Teatro Pergolesi di Jesi su “Spontini e Fondo Robert” con musicologi italiani ed esteri.
Domenica 27 ottobre alle ore 17 al Teatro Pergolesi, appuntamento con “La Vestale… a modo nostro” performance finali – ispirate al capolavoro di Spontini – dei laboratori sociali di Teatreducazione “OperaH” e “La Lirica non mente”, per far incontrare l’opera lirica a quanti hanno poca o nessuna occasione di farlo, a cura del Teatro Pirata.
Domenica 27 ottobre alle ore 18 rara occasione di ascoltare lo storico organo Callido (1788) nella Chiesa di Santo Stefano a Maiolati Spontini con l’organista Elena Gentiletti Drago ed il tenore Roberto Jachini Virgili in un programma di musiche di Frescobaldi, Stradella, Pergolesi, Cimarosa, Rossini, Morandi e Spontini.
Giovedì 31 ottobre alle ore 21 al Teatro Pergolesi di Jesi ancora un omaggio a Verdi con la trascrizione per due pianoforti e quattro voci soliste della celebre “Messa da Requiem”, a cura di Angela Montemurro, con il soprano Silvia Dalla Benetta, il mezzosoprano Daniela Innamorati, il tenore Ji Myung Hoon e il basso George Andguladze accompagnati dai pianisti Gesualdo Coggi ed Elena Rizzo.
Chiude il Festival, domenica 3 novembre alle ore 17 al Teatro Pergolesi di Jesi, il concerto “Archetto armonico” della violinista giapponese Yuzuko Horigome, in duo con Luc Devos al pianoforte.

A margine della programmazione del Festival e della 46esima Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi, la Fondazione, la Fondazione Pergolesi Spontini propone al pubblico gli incontri “Il libretto in 30 minuti”, brevi guide all’ascolto gratuita presso le Sale Pergolesiane a cura di Elena Cervigni (prenotazione obbligatoria), e la prima edizione di “Visioni d’opera” al Teatro Moriconi di Jesi con proiezioni in alta definizione delle opere liriche Turandot, Tosca, Aida, La Sonnambula, Otello in collaborazione con Unitel Classica e Metis Film Classica.

Il XIII Festival Pergolesi Spontini, organizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini sotto la guida dell’Amministratore Delegato William Graziosi e del Direttore Artistico Gianni Tangucci, si avvale del sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dei Soci Fondatori (Regione Marche, Comune di Jesi, Comune di Maiolati Spontini), dei Partecipanti Aderenti (Comuni di Camerata Picena, Monsano, Montecarotto, Monte San Vito, San Marcello), del Partecipante Sostenitore (Camera di Commercio di Ancona), dei Fondatori Sostenitori (Art Venture: Gruppo Pieralisi, Leo Burnett, Moncaro, New Holland-Gruppo Fiat, Starcom Italia), con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche. Sponsor principale è Banca Marche.