Gala Verdi all’Arena

ARENA DI VERONA

17 luglio – ore 21.15

Mercoledì 17 luglio alle ore 21.15 serata di Gala interamente dedicata alla celebre “Trilogia Popolare” di Giuseppe Verdi con tre diversi allestimenti: I atto de La Traviata, II atto di Rigoletto e IV atto de Il Trovatore.
Per questo eccezionale avvenimento si avvicenderanno sul podio dell’Arena di Verona tre diversi cast guidati rispettivamente da tre direttori: Andrea Battistoni, Riccardo Frizza al suo debutto areniano e Giuliano Carella.

Tre opere profondamente differenti Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata, ma composte in rapida successione, contrassegnano la raggiunta maturità artistica del musicista di Busseto e ne sanciscono inequivocabilmente l’abilità drammaturgica.
È con Rigoletto (1851) che Verdi si impone come il massimo compositore lirico italiano del suo tempo. Incentrato sulla figura del buffone di corte, il titolo pone per la prima volta al centro del dramma una figura socialmente emarginata, quella di un padre che vive della sua difformità alla corte del Duca di Mantova, da cui cerca di preservare invano la bella figlia Gilda. La critica sociale che emerge dall’opera vede al centro la corte del Duca, con i suoi vizi e le sue prevaricazioni, in un sotteso rimando alle corti provinciali dei piccoli stati dell’Italia preunitaria.
Segue dopo soli due anni Il Trovatore (1853), opera dall’impianto più tradizionale, ma dramma di grande originalità. Qui in primo piano c’è l’amore romantico, di tenore e baritono, Manrico e il Conte di Luna che si scopriranno fratelli, ma che intendono conquistare l’amore del soprano Leonora. Tuttavia il vero motore della vicenda è la figura della madre-zingara, Azucena, che lacerata da un passato che la perseguita condurrà verso una fine di morte. Per quest’opera Verdi scrive alcune fra le sue pagine più belle, ricche di lirismo e suggestioni tardo-romantiche, che sarebbero nuovamente emerse pochi mesi più tardi nella terza opera della “trilogia”: La Traviata.
Con La Traviata (1853) Verdi porta in primo piano il realismo e la contemporaneità del soggetto trattato, mettendo in scena un fatto di cronaca realmente accaduto ed esaltando i più intimi sentimenti della protagonista Violetta Valéry. La vicenda, vissuta all’interno della coscienza di Violetta, ruota attorno alla storia di una prostituta che s’innamora di un giovane di buona famiglia Alfredo. La relazione viene però osteggiata dal padre di lui, Giorgio Germont, fino a trovare una riconciliazione solo nella morte. Qui la natura umana viene proposta da Verdi in tutte le sue sfumature, tanto che alcuni critici considerano La Traviata una vera e propria pietra miliare nella creazione del dramma borghese degli ultimi decenni dell’Ottocento, e ne evidenziano l’influenza su Puccini e gli autori veristi suoi contemporanei.
Per questi tre titoli il Gala Verdi vede avvicendarsi sul palcoscenico dell’Arena di Verona interpreti e direttori d’eccezione.
In apertura per il I atto de La Traviata, diretto dal M° Andrea Battistoni, vedremo Aleksandra Kurzak nel ruolo di Violetta e Francesco Meli in Alfredo, accompagnati da Chiara Fracasso in Flora Bervoix, Dario Giorgelè per il Marchese d’Obigny, Nicolò Ceriani nel Barone Douphol, Gianluca Breda come Dottor Grenvil e Carlo Bosi per Gastone di Letorières.
Il II atto di Rigoletto, guidato dalla bacchetta del M° Riccardo Frizza, vede Marco Vratogna nel ruolo del titolo, Vittorio Grigolo come Duca di Mantova e Sonya Yoncheva in Gilda. Marco Camastra sarà Marullo, Carlo Bosi Matteo Borsa, Dario Giorgelè il Conte di Ceprano, Abramo Rosalen il Conte di Monterone, Stefania Abbondi il Paggio della Duchessa e Victor Garcia Sierra l’Usciere di corte.
Conclude il IV atto de Il Trovatore, che vede sul podio Giuliano Carella, con Hui He ad interpretare Leonora, Carlo Ventre in Manrico, Daniela Barcellona per Azucena, Artur Ruciński nel Conte di Luna, e Paolo Antognetti in Ruiz.
Una serata evento tutta areniana che vede impegnati Orchestra, Coro, Corpo di ballo e Tecnici dell’Arena di Verona, e la cui regia è affidata a Stefano Trespidi, le scene a Giuseppe De Filippi Venezia, il coordinamento dei costumi a Silvia Bonetti ed il lighting design a Paolo Mazzon; la coreografia sarà curata da Maria Grazia Garofoli.