Franco Cerri al Naima @Testori

IL MITICO CHITARRISTA FRANCO CERRI,

accompagnato dal virtuoso chitarrista Carmelo Tartamella, in concerto al Teatro Testori di Forlì, viale Vespucci 13, sabato 14 dicembre, ore 22,00, nell’ambito del Jazz Story Festival, organizzato da Naima club/ Samarcanda.

A seguire l’esibizione della Red Roots Blues Band, con Roberto Rossi alla batteria, Davide Garattoni al contrabbasso, Federico Codicè alla chitarra, Ermanno Red Costa all’armonica, Michele Cacciari alla chitarra e Lisa Manara alla voce. Insomma, il grande jazz incontra le nuove sonorità blues.

Inizio ore 22. Ingr. 15 euro. Info 335.314568.

Franco Cerri, classe1926, e che classe!!!, è attualmente è considerato il chitarrista italiano, forse europeo, più autorevole nel campo del jazz. La sua simpatia innata ha fatto sì che molti spettatori, vedendo le sue partecipazioni in tv (specialmente negli anni Sessanta), si avvicinassero al jazz e allo studio della chitarra.

La settimana scorsa ha avuto l’onore di una sua intervista su ben due pagine(!) su un prestigioso quotidiano nazionale.

Molto apprezzato a livello internazionale, ha lavorato al fianco di artisti del calibro di Django Reinhardt, Gorni Kramer, Chet Baker, Gerry Mulligan, Billie Holiday, Stéphane Grappelli, Lee Konitz, Dizzy Gillespie, Jean Luc Ponty, ecc. ed è uno dei tre chitarristi italiani con una voce inserita nell’Enciclopedia Treccani.

Ricevette la sua prima chitarra (costata 78 lire) in regalo dal padre a sedici anni, ed iniziò ad imparare a suonare da autodidatta lavorando nel frattempo come ascensorista presso la Montedison, guadagnando undici lire al giorno.

Durante la Seconda guerra mondiale si esibì in spettacoli per i lavoratori nei dopolavoro, insieme con alcune orchestrine, riuscendo a farsi notare per la sua notevole tecnica.

La sua attività professionale come chitarrista iniziò nel 1945 con l’ingresso nell’Orchestra di Gorni Kramer, a cui viene presentato dai componenti del Quartetto Cetra, che lo apprezzarono sentendolo suonare dal vivo: il suo debutto avvenne nello spettacolo Vento del nord, in cui suonò insieme a Bruno Martelli, Franco Mojoli, Carlo Zeme ed ovviamente lo stesso Kramer (alla fisarmonica).

Una delle prime canzoni a cui partecipò è La classe degli asini, per Natalino Otto, con l’orchestra di Gorni Kramer. Durante l’incisione il cantante genovese gli chiese a tradimento: “Cominciamo ad interrogare il più intelligente: tu, Franco Cerri, sai dirmi dove si trovano i Pirenei?”; il giovane chitarrista improvvisò una risposta, imitando la voce del vecchietto dei film western, e rispose: “I Pirenei? I Pirenei si trovano, se si cercano, ma se non si cercano, no!”. Kramer decise comunque di lasciare la battuta (con le risate degli altri musicisti) nel disco ed è rimasta anche in tutte le ristampe successive, fino a quelle su CD.

Negli anni seguenti ha modo di esibirsi insieme a molti grandi nomi del jazz, tra i quali, nel 1949, Django Reinhardt, che è stato uno dei musicisti che lo hanno influenzato musicalmente.

Nel 1950 conosce il sassofonista Flavio Ambrosetti, con cui decide di formare un gruppo autonomo, il Franco Cerri Quintet, con cui inizia ad incidere i primi dischi e ad esibirsi in tutta Europa, continuando a suonare con molti dei più grandi nomi del jazz mondiale, come Wes Montgomery, Stephane Grappelli, Chet Baker, Gerry Mulligan, Billie Holiday, Lee Konitz, Dizzy Gillespie, per citarne alcuni.

Nel 1954 ebbe una parentesi nella sua carriera come attore e ballerino, lavorando con Renato Rascel nella commedia musicale Tobia, candida spia.

La Rai lo chiamò inoltre come conduttore di alcuni programmi divulgativi sul jazz per la neonata televisione italiana: si ricordano tra gli altri Di jazz in jazz, Jazz primo amore, Il jazz in Italia e Il jazz in Europa, ed è proprio in queste occasioni che si mise in luce come showman oltre che come musicista, al punto di essere chiamato spesso come ospite al Musichiere e a Buone vacanze.

Ha anche avuto un’esperienza come contrabbassista, suonando nel 1959 nel quartetto del clarinettista Aurelio Ciarallo (completato da Sal Martirano al pianoforte e da Gilberto Cuppini alla batteria).

Nell’ottobre del 1966 debutta negli Stati Uniti esibendosi al Lincoln Center di New York ottenendo notevoli consensi anche presso i jazzisti americani.

Franco Cerri ha portato avanti, oltre alla sua carriera come jazzista, anche quella di turnista in sala d’incisione, lavorando con molti degli artisti più rappresentativi della musica italiana. Già nel 1950 suona con Bruno Martino, e negli anni seguenti lavora tra gli altri con Renato Carosone, Nuccia Bongiovanni, Flo Sandon’s, Nicola Arigliano, Peter Van Wood e Johnny Dorelli. Negli anni successivi lavorerà con Mina e Roberto Vecchioni.

Cerri non ha disprezzato la composizione di canzoni di musica leggera, scrivendo tra le tante Mister Jackson per il Quartetto Cetra, Se mi vuoi e Stazione Termini per Bruno Martino, La riconoscerei tra mille e Passavo di qui per Nicola Arigliano; ha anche composto alcune musiche per spot pubblicitari.

Negli anni Settanta diventa famoso come “l’uomo in ammollo” in una nota pubblicità televisiva italiana per il detersivo Bio Presto, fama che per il grande pubblico supera quella dovuta alla sua principale attività.

Tra i vari gruppi jazz da lui guidati in questo periodo è da ricordare il Franco Cerri Quartet, in cui suonano anche, tra gli altri, Tullio De Piscopo, Angelo Arienti, Franco Bombino e Giorgio Azzolini.

Per la Fratelli Fabbri Editori realizza, in collaborazione con il chitarrista classico Mario Gangi, un corso in sessanta lezioni, che verrà ristampato per quattro edizioni. Dal 1977 al 1979 è ospite fisso, insieme a Nicola Arigliano, nella trasmissione televisiva di cabaret Non stop.

Forma poi nel 1980 un duo con il pianista Enrico Intra, con il quale realizza numerose incisioni; non abbandona però la musica leggera, e nel 1990 suona nell’album A briglia sciolta di Caterina Valente.

Nel 2005 torna al Festival di Sanremo 2005 accompagnando Nicola Arigliano sia nella canzone in concorso Colpevole che in una jam session storica col brano On the sunny side of the street insieme ad Antonello Vannucchi (pianoforte), Gianni Basso (sax tenore), Bruno De Filippi (armonica a bocca), Giampaolo Ascolese (batteria), Massimo Moriconi (contrabbasso).

Il figlio Stefano Cerri è stato un noto bassista e contrabbassista. Franco Cerri stato insignito dell’onorificenza di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana a Roma il 18 novembre 2005 per iniziativa del Presidente della Repubblica.

Il 15 febbraio 2013 è ospite al Festival di Sanremo, al fianco di Simona Molinari e Peter Cincotti, nell’esecuzione di Tua, canzone divenuta celebre grazie all’interpretazione di Jula De Palma al Festival del 1959.