Elogio de La Folia a 300 anni dalla morte di Corelli

Dialogo fra corpi che danzano la Follia
Omaggio ad Arcangelo Corelli, nel terzo centenario della morte, mercoledì 12 giugno al Teatro Rasi (ore 21)

La danza contemporanea e la grande musica barocca, coniugate pensando al filosofo e teologo Erasmo da Rotterdam. È questa la cifra dello spettacolo ‘Elogio de La Folia’, che sarà proposto al Teatro Rasi dalla coreografa Simona Bertozzi e dall’associazione culturale Nexus mercoledì 12 giugno (alle 21). In scena la stessa Simona Bertozzi e Manfredi Perego, ai quali si affiancheranno Andrea Sassoli e Sara Dal Corso. Le musiche di Arcangelo Corelli, Alessandro Scarlatti, Francesco Maria Veracini, Bernardo Pasquini saranno eseguite da Delfico Ensemble.

Nel primo decennio del Sedicesimo secolo viene pubblicata a Parigi la celebre opera di Erasmo da Rotterdam ‘Elogio della follia’, uno fra i lavori più importanti della civiltà occidentale, nato per altro come divertissement in omaggio a Tommaso Moro, amico appunto di Erasmo. È uno scarto culturale di incredibile portata: per tutto il Medioevo infatti il folle era stato considerato uno ‘spirito perduto’, conquistato dal demonio. In realtà gli artisti avevano già iniziato a recuperare contenuto positivo di quel termine. Si chiamava infatti ‘Folia’ la danza (nata in Spagna nel 1500) la cui musica consisteva in un tema accattivante ripetuto più volte in forma di variazioni sia melodiche che ritmiche. Forse proprio questa ripetitività, oltre al fatto che la danza raggiungeva momenti particolarmente concitati, aveva contribuito ad accostare questo tema allo stato mentale della follia.

Partendo da queste fondamenta e riflessioni storiche, il progetto di Simona Bertozzi vuole celebrare, in occasione dei 300 anni dalla sua morte, il compositore Arcangelo Corelli che tanto contribuì alla diffusione di questo tema, declinato musicalmente, tanto da dedicargli la celebre Sonata per Violino op. 5 n. 12. E la scrittura coreografica concepita da Simona Bertozzi consegna al dialogo tra i corpi la possibilità di riscrivere il binomio saggezza-follia, rinominando di volta in volta i termini del confronto dialettico: ostinazione e fragilità, rigore e trasfigurazione, linearità e frammentazione. Con la serietà e la vertigine di chi si mette in gioco.

Il programma dell’evento si snoda attraverso l’ascolto di alcune ‘Sonate’ per violino tratte appunto dall’Opera 5 del compositore fusignanese, che si alternano armoniosamente con altre composizioni di autori a lui contemporanei: le Variazioni sopra la follia, con le quali Alessandro Scarlatti volle cimentarsi in un omaggio al famoso tema popolare; la Sonata dodicesima di Francesco Maria Veracini, che con quest’opera intese onorare il suo maestro, riprendendo la tecnica compositiva alla base della Follia, ovvero il basso ostinato con variazioni; o ancora la composizione A due bassi di Bernardo Pasquini, che con Scarlatti e Corelli fece parte del primo nucleo di musicisti introdotti nell’Accademia dell’Arcadia nell’anno 1706. A conclusione di questo percorso, il programma propone il capolavoro corelliano La Follia, composto nell’anno 1700, che ha tramandato nei secoli, e inserito a pieno titolo nella storia della musica, questo tema di danza popolare.

Danzatrice, coreografa e performer, Simona Bertozzi vive e lavora a Bologna, dove si è laureata in Dams. Dopo una formazione in ginnastica artistica e danza classica, approfondisce il suo percorso di studio nell’ambito della danza contemporanea a Parigi, Barcellona, Bruxelles e Londra. Svolge laboratori e attività come docente di Danza contemporanea all’Università di Bologna e all’Accademia Nazionale di Danza del Teatro Carlo Gesualdo di Avellino. Collabora inoltre con Spazio Clang di Padova, Hexperimenta di Ancona e Centro Mousikè di Bologna.

Manfredi Perego nasce a Parma nel 1981, pratica diversi sport e arti marziali sino all’incontro con la danza contemporanea. Nel 2006 consegue la laurea in Progettazione per lo Spettacolo all’Accademia di Belle arti di Bologna con una tesi sull’improvvisazione nella danza. Nel 2002 è borsista presso l’Accademia Isola Danza della Biennale di Venezia diretta da Carolyn Carlson. Nel 2011 riprende attivamente lo studio delle arti marziali, in particolare di Capoeira e Tai-chi, nell’intento di coglierne alcuni tratti e trasformarli in elementi attivi della propria ricerca coreografica. Pratica ed insegna Contact Improvisation.

Il Delfico Ensemble è nato dall’incontro di quattro musicisti italiani – Andrea Vassalle, Federica Bianchi, Valeria Brunelli e Flora Papadopoulos – che fanno musica su strumenti originali e che condividono l’obiettivo di affrontare e valorizzare il patrimonio musicale del periodo compreso tra il Barocco e la nascita del Romanticismo, con particolare attenzione agli autori del repertorio italiano.

Info e prevendite: 0544 249244 – ravennafestival.org
Biglietti: posto numerato 12 euro (ridotto 10)
“I giovani al festival”: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni, 50% tariffe ridotte