Carmen Flamenco a Reggio Emilia

CARMEN, UNA PERLA DEL FLAMENCO AL TEATRO VALLI

La storica Compañía Antonio Gades porta a Reggio la potente emozione della danza andalusa martedì 21 gennaio ore 20.30

Una perla del flamenco al Teatro Valli di Reggio Emilia martedì 21 gennaio, alle ore 20.30. La storica Compañía Antonio Gades porta a Reggio la potente emozione della danza andalusa con la Carmen, uno spettacolo che è l’opera di punta del ballerino e coreografo per eccellenza: Antonio Gades. A dirigerla, Stella Arauzo, in passato prima bailaora del maestro. L’opera ispirata al capolavoro omonimo di Prosper Merimée, è il terzo balletto narrativo di Gades. Il lavoro andò in scena per la prima volta a Parigi nel 1983, rivoluzionando lo spirito del flamenco, fino ad allora improntato alla classicità, e diventando a sua volta un classico della danza contemporanea. Caratteristico di questa composizione, è il nucleo della figura della Carmen. Gades è stato il primo, nel mondo del flamenco, a cogliere l’essenza, la sostanza, privandola radicalmente degli orpelli folcloristici che la rendevano così’ appetibile al pubblico. La sua è stata una sfida di tipo teatrale, che non solo fu di ispirazione per un nuovo genere di rappresentazione all’interno della scena spagnola, ma che continua a vincere ancora oggi, avvicinando a un genere popolare l’ammirazione del mondo dei teatri internazionali. Come è proprio del flamenco, gli interpreti sono diretti e animati da un spirito verace, seppure dotati di una perfezione nell’esecuzione tipica delle grandi compagnie. Dal punto di vista musicale, lo spettacolo di danza è un piccolo capolavoro di fusione classica-flamenca: le melodie si confondono come se non ci fosse nessuna frattura tra un genere e un altro. Lirica e zapadeados (il battito dei piedi che lo strumento del bailaor) diventano un’armonia unica di cui il corpo di ballo si fa interprete, in quel tripudio coinvolgente di forza e vigore che è il flamenco. Non a caso, Carmen è da oltre vent’anni la dimensione ideale per rappresentare l’orgoglio, la forza di vita e la potenza che animano la danza spagnola

CARMEN

di Antonio Gades

COMPAÑIA ANTONIO GADES

Direzione artistica: Stella Arauzo

Carmen Mª José López, Don José Miguel Lara, Torero Jairo Rodríguez, Il maritoMiguel Ángel Rojas

Corpo di ballo Mayte Chico, María Nadal, Luisa Serrano, Virginia Guiñales, Esmeralda Manzanas, Silvia Vidal, Ana del Rey, Elías Morales, Jacob Guerrero, Pepe Vento, Daniel Torres, Álvaro Madrid

Musicisti Cantaora Ángela Núñez “La Bronce Cantaores Joni Cortés, Juañares, Enrique Pantoja, Gabriel Cortés Chitarristi Antonio Solera e Camarón de Pitita

TEATRO AUDITORIUM MANZONI
Stagione 2012

Continua la Stagione del Teatro Auditorium Manzoni, sotto la direzione artistica del M° Giorgio Zagnoni, con il primo di un ciclo di appuntamenti dedicati al flamenco e a uno dei personaggi più rappresentativi della Spagna, la “spagnola” per antonomasia: Carmen. Per gli appassionati della danza andalusa sono previsti altri due appuntamenti: sabato 10 marzo alle ore 21.00 salirà sul palcoscenico del Manzoni la Noche Flamenca con Soledad Barrio, Juan Ogalla e Antonio Rodriguez, mentre il primo dei due concerti dell’Etno Jazz Pan Orchestra (sabato 19 maggio) vedrà accanto al M° Giorgio Zagnoni, flauto solista, la partecipazione straordinaria di Maria José Soto (baile), Alberto Rodriguez (chitarra) e Josè Salguero (cante). Un abbonamento a un prezzo speciale è pensato per chi vorrà acquistare i tre spettacoli.

Si parte quindi con Carmen, il terzo balletto narrativo di Antonio Gades e il primo lavoro scenico derivante dalla sua proficua collaborazione con il cineasta Carlos Saura. A venticinque anni dal debutto che rivoluzionò la visione generale del flamenco, la Carmen di Antonio Saura continua ad affascinare lo spettatore ed è diventato un classico della danza e del teatro.

Sponsorizzata dalla Fondazione di Antonio Gades, la Compagnia è diretta da Stella Arauzo, che in passato ha danzato con Antonio Gades subentrando a Cristina Hoyos nell’interpretazione di Carmen.
Anche dopo la morte di Antonio Gades, l’essenza del suo lavoro vive tra noi
attraverso l’autenticità della sua opera e la dedizione delle persone che amano e rispettano il suo lascito.

La versione teatrale di Carmen è stata concepita quasi parallelamente alle riprese del film di Carlos Saura. L’inaspettato successo del film colse di sorpresa Gades e Saura e incoraggiò il primo a realizzarne una versione teatrale che si sarebbe poi rivelata un capolavoro al pari di Bodas de Sangre e Suite Flamenca.
Il debutto a Parigi nel 1983 ebbe un grandioso successo di critica e di pubblico
consacrando Antonio Gades non solo come uno dei più importanti ballerini del
mondo ma anche come un grande coreografo.
Le ragioni che portarono Gades a realizzare questa coreografia sono state da lui
riassunte in occasione di una conferenza stampa. Ecco le sue parole: “Carmen non è una donna frivola né una mangiatrice di uomini bensì una donna onesta che quando ama lo dice apertamente e quando non ama lo dice altrettanto chiaramente. In altre parole, è una donna libera. Non credo che ciò la renda una mangiatrice di uomini.
Inoltre Carmen non considera i suoi sentimenti come una proprietà privata. Dice quando ama e anche quando smette di amare. Ha una considerazione così alta del concetto di libertà che ha preferito morire piuttosto che perderla. È sempre stata considerata frivola. Ma Carmen possiede qualcosa di fondamentale che va al di là di tutto ciò: il suo concetto di classe e la sua nobiltà d’animo.”

Concerto aperitivo

Anche quest’anno gli appuntamenti del Teatro Auditorium Manzoni saranno
anticipati alle ore 20.00, presso il Foyer, da un aperitivo accompagnato dalle
esecuzioni di giovanissimi musicisti. Il prossimo aperitivo, in collaborazione con il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna vedrà protagonisti alcuni degli allievi che eseguiranno alcuni dei brani tratti dalla Carmen di Georges Bizet: al pianoforte Serena Perego, professoressa Eleonora Leonini, Yumi Park, Vanessa O’Connor; mezzo soprano Rie Koide; tenore Yoshimichi Serizawa; soprano Sabrina Antona.

NUOVA GESTIONE DEL BAR DEL TEATRO AUDITORIUM MANZONI
Vieni al Bar del Teatro in occasione dei concerti della Stagione 2012 per scoprire i gustosi aperitivi della nuova gestione: BM Srl. L’ingresso al concerto aperitivo è libero.

Al Manzoni ti portiamo noi con Vivara Viaggi

Grazie alla collaborazione con Vivara Viaggi S.r.l., il Teatro Auditorium Manzoni ti offre la possibilità di venire comodamente in shuttle (trasferimento privato in auto o monovolume) direttamente a casa tua e di goderti lo spettacolo senza ansie e problemi di trasporto. Il tutto in un unico biglietto e a un prezzo davvero conveniente.

È possibile attraverso il sito vivaraviaggi.com/manzoni/manzoni.aspx.

L’abbonamento flamenco

L’Auditorium Manzoni ha pensato a uno speciale abbonamento flamenco: tre
spettacoli a prezzi speciali per vivere tre grandi emozioni flamenche:

Domenca 19 febbraio – CARMEN – Compañía Antonio Gades
Sabato 10 marzo – LA NOCHE FLAMENCA – con Soledad Barrio, Juan Ogalla e Antonio Rodriguez
• Sabato 19 maggio – ETNO JAZZ PAN ORCHESTRA – Solista GIORGIO ZAGNONI– Feat. ALBERTO RODRIGUEZ (chitarra), JOSÈ SALGUERO (cante) – Special Guest CarmeMARIA JOSÈ SOTO

BIOGRAFIE ARTISTI

Domenica 19 febbraio 2012 – ore 21.00

CARMEN
Compañía Antonio Gades

COMPAÑÍA ANTONIO GADES – Direttore Artistico: Stella Arauzo

Alcuni mesi prima della sua morte, Antonio Gades ha creato una Fondazione con lo scopo di curare la sua eredità artistica e di aiutare la diffusione delle sue coreografie attraverso la promozione della danza spagnola in tutto il mondo. Una volta ritornata a calcare le scene su richiesta della Fondazione, la Compañía Antonio Gades presenta le creazioni del coreografo di Alicante, mantenendone intatto lo spirito e seguendo le linee guida originali con le quali esse furono concepite.
Sotto la direzione artistica di Stella Arauzo (che per molti anni ha ballato con Gades subentrando a Cristina Hoyos nell’interpretazione di Carmen) e tecnica di Dominique You (che per molti anni è stato tecnico luci e braccio destro del Maestro), la nuova formazione – composta da diversi membri della vecchia compagnia e da alcuni volti nuovi – assicura la trasmissione delle linee che caratterizzano l’opera di Gades, esprimendo la più profonda inquietudine dell’essere umano con un linguaggio estetico puro, radicato nella tradizione e nella cultura del popolo spagnolo.
La Compagnia ha rimontato e presentato per il palcoscenico Carmen, Bodas de
Sangre, Suite Flamenca e più recentemente Fuenteovejuna. Il successo è stato
immediato e confermato non solo dal gran numero di spettatori ma anche dai premi ricevuti, tra i quali: il “Giraldillo d’Oro” della Biennale di Flamenco di Siviglia, il premio “Demófilo” della Fundación Machado e il premio del Teatro Rojas di Toledo.
Dal novembre 2006 la Compañía Antonio Gades ha sede a Getafe.

FONDAZIONE ANTONIO GADES

Gli scopi della Fondazione sono quelli di garantire il mantenimento, la cura e la
diffusione della danza spagnola in generale, in modo particolare dell’eredità di
Antonio Gades. Per raggiungere i suoi obiettivi la Fondazione Antonio Gades ha un ampio archivio di materiale relativo alla figura di Gades, sostiene e supervisiona la ripresa dei suoi balletti, edita pubblicazioni che approfondiscono la sua opera e promuove attività educative destinate ad avvicinare il pubblico alla danza spagnola e al flamenco.
Come depositaria dei diritti delle opere di Antonio Gades, mette a disposizione della nuova Compagnia il proprio archivio documentale e grafico così come le scenografie e i costumi e tutti gli aspetti necessari per la corretta ricostruzione dei balletti.
Gades creò la Fondazione nel 2004 ed è oggi presieduta dalla figlia, l’attrice Maria Esteve, che lavora per la realizzazione degli scopi della Fondazione, con il sostegno della vedova, Eugenia Eiriz (Direttrice) e del suo stretto collaboratore Josep Torrent.

ANTONIO GADES – Coreografia e direzione

Antonio Gades nasce a Elda (Alicante) nel novembre del 1936 in un’umile famiglia.
Nello stesso anno suo padre parte volontario per il fronte a Madrid in difesa della Repubblica Spagnola e successivamente tutta la famiglia si trasferisce in un quartiere alla periferia della capitale. All’età di undici anni Gades lascia la scuola, nonostante gli piacesse molto studiare, e trova lavoro per aiutare la sua famiglia: prima come fattorino in uno studio fotografico e successivamente come tipografo del quotidiano ABC di Madrid.
Il suo primo contatto con la danza avviene casualmente, “per fame”, all’età di 15 anni. Una sua vicina di casa andalusa gli consiglia di iscriversi all’Accademia della Maestra Palitos. Tre anni dopo viene ingaggiato per fare uno spettacolo di varietà.
Consigliata da Manolo Castellanos, Pilar López va a vedere il giovane ballerino, e lo assume nella sua compagnia battezzandolo con il nome artistico di Antonio Gades.
Con Pilar López studia danza classica oltre a tutte le discipline della danza popolare spagnola: la jota navarra, il flamenco andaluso e le danze di scuola. Per nove anni rimane con colei che considererà sempre come sua “Maestra” e nel 1960 fa la sua prima tournée in Giappone come primo ballerino.
In questo periodo avviene un altro incontro fondamentale: quello con il mondo del grande poeta andaluso Federico García Lorca, attraverso la lettura di un‟edizione clandestina del suo Romancero Gitano. Gades comprende immediatamente che il suo mezzo di espressione più autentico sarà il flamenco, il ballo ed il canto andaluso, e che ciò che gli piace è l‟Andalusia arida e secca di García Lorca, non quella pittoresca creata per i turisti.
Nel 1961, dopo aver lasciato la Compagnia di Pilar López, si trasferisce in Italia, dove lavora come ballerino e coreografo al Teatro dell’Opera di Roma (coreografia con Antón Dolin per il Bolero di Ravel), al Festival di Spoleto con Giancarlo Menotti (coreografia per Carmen di Bizet), e alla Scala di Milano (Carmen e El amor brujo di Falla).
È nel corso degli anni sessanta che inizia a forgiarsi il suo personalissimo stile
coreografico. Per Gades era necessario eliminare tutti i fronzoli di cattivo gusto
(i lustrini, le virtuosità che allora “prostituivano” il flamenco), per cercare di
portare alla luce l‟essenza della danza. Nella ricerca di questo nuovo punto di vista della coreografia, senza dubbio sono state importanti la conoscenza e l’attenzione nei confronti di correnti artistiche contemporanee come il movimento astratto (Mondrian) e il surrealismo, nella pittura e nella letteratura.
Nel 1974 debutta a Roma Bodas de Sangre, ispirato al dramma di García Lorca,
un‟opera magistrale che lo consacra al successo internazionale insieme alla sua già consolidata Compagnia. Tuttavia, le fucilazioni del 1975 in Spagna e un profondo senso di responsabilità morale lo inducono a ritirarsi dalla danza. Solamente l’amicizia e la persuasione di Alicia Alonso e di altri ballerini del Ballet Nacional de Cuba, con i quali aveva avuto occasione di lavorare in passato, contribuiscono tre anni dopo, a riportarlo di nuovo alla danza e a continuare ad esprimere le sue idee attraverso essa.
Invitato dalla Compagnia cubana, nel 1978 inizia una tournée negli Stati Uniti
durante la quale interpreta il ruolo di Hilarión nel balletto Giselle.
Nello stesso anno, la nuova Spagna nata dopo la democrazia, gli commissiona la creazione e la direzione del Ballet Nacional Español. Gades concentra il suo lavoro nella formazione recuperando la memoria coreografica spagnola del XX secolo.
Nel 1981, dopo un incontro con il regista Carlos Saura, il suo balletto Bodas de
sangre diventa un film. Gades/Saura diventano due dei maggiori divulgatori dell‟arte del flamenco a livello mondiale. Il produttore Emiliano Piedra propone di continuare questa collaborazione e, nel 1983 nasce il film Carmen. Nello stesso anno Gades crea il balletto Carmen per il teatro, direttamente ispirato dal racconto di Prosper Mérimée.
Segue un percorso analogo il balletto Fuego (1989), creato dopo il film El amor
brujo (1986) da una libera interpretazione dell’opera di Manuel de Falla. Nel 1994 a Ginevra debutta quella che sarà la sua ultima coreografia: Fuenteovejuna.
Lo scioglimento della Compagnia nel 1998 non significa l’allontanamento di Gades dalle scene, visto che da quel momento le sue coreografie vengono rimontate da altre Compagnie.
Antonio Gades muore il 20 luglio 2004 dopo aver creato una Fondazione incaricata di vegliare sull’integrità e la difesa del suo patrimionio artistico. Il suo grandioso lavoro trascende l’ambito coreografico per convertirsi in un riferimento unico della storiografia del teatro universale.

STELLA ARAUZO – Direttore artistico

È nata a Madrid dove ha iniziato gli studi di danza con la maestra Mariemma,
in questa compagnia ha fatto il suo debutto professionale all‟età di 13 anni;
successivamente è entrata a far parte delle compagnie di balletto di Maria Rosa e di Rafael Aguilar. A 17 anni è entrata nella Compañía Antonio Gades dove il Maestro le ha affidato il ruolo della Madre in Bodas de Sangre. Dal 1988 ha rinterpretato la Carmen di Antonio Gades, succedendo a Cristina Hoyos, un ruolo che corrisponde perfettamente al suo forte temperamento e alla sua intensità drammatica. Nel 1989, al Théâtre du Châtelet di Parigi, ha interpretato Candela, il ruolo da protagonista dell‟opera Fuego (El amor brujo) di Antonio Gades. Inoltre ha danzato con la compagnia di Rafael Aguilar nel balletto Rango, prima di ritornare alla Compañía Antonio Gades nel 1994 per danzare nuovamente in Carmen e in Fuenteovejuna.
Recentemente ha lavorato con i ballerini di Granada, Manolete e Juan Andrés
Maya. Ha rimontato le coreografie Flamenco libre e El amor brujo in Svezia e ha partecipato al film Callas forever con la regia di Franco Zeffirelli. Ha effettuato delle tournée in Europa con il chitarrista Paco Peña e si è esibita all‟Arena di Verona con la compagnia di El Camborio. Nel 2002 è stata nominata assistente di Mario Maya, e ha tenuto lezioni alla scuola Carmen de las Cuevas di Granada. Nel 2004 è ritornata al palcoscenico esibendosi al Rincón de Chinitas (club di flamenco) e contemporaneamente ha curato la direzione artistica dell‟opera La Pasión di Juan Andrés Maya. Nel settembre 2004 la Fondazione Antonio Gades le ha affidato la direzione artistica della nuova Compañía Antonio Gades, dove rientra interpretando il ruolo di Carmen.
Sotto la sua direzione si sono recuperate sia Carmen che Bodas de sangre, Suite
Flamenca e Fuenteovejuna. La sua fedeltà e conoscenza della filosofia artistica di Gades ha restituito alla Compagnia il più alto prestigio della danza spagnola.