Bollani & Salis intrecciano le tastiere

Appuntamenti di sabato 10 maggio

Ravenna, Teatro Alighieri, ore 21:00
STEFANO BOLLANI & ANTONELLO SALIS DUO
Stefano Bollani – pianoforte; Antonello Salis – pianoforte, fisarmonica, tastiere

Lido Adriano (RA), Cisim, ore 15-18
“Mister Jazz”
WORKSHOP di beatbox
con NAPOLEON MADDOX
“From BeBop to Hip-hop”

RAVENNA JAZZ
APERITIFS
Pasticceria Ferrari
Aperitif ore 18:30
Felice Del Gaudio solo
“BAS-Solist”
Viaggio musicale sulle 4 corde
basso elettrico

Sabato 10 maggio la quarantunesima edizione di Ravenna Jazz torna al Teatro Alighieri (inizio ore 21), per l’appuntamento di maggior richiamo del suo cartellone, il duo con Stefano Bollani (pianoforte) e Antonello Salis (pianoforte, fisarmonica, tastiere): entrambi spiriti liberi ma anche musicisti rigorosi, sapranno mettere a segno una serata di incontenibile spettacolarità. Biglietti: intero da 25 a 15 euro; ridotto da 22 a 12.
La Pasticceria Ferrari ospiterà poi un nuovo concerto Aperitif (ore 18:30, ingresso gratuito): “BAS-Solist”, esibizione in solitaria al basso elettrico di Felice Del Gaudio.
Inizierà inoltre (per proseguire poi domenica 11) il tradizionale appuntamento didattico di “Mister Jazz”, con il workshop di beatbox “From BeBop to Hip-hop” tenuto dall’incredibile vocalist degli IsWhat?! Napoleon Maddox. Si svolgerà al Cisim di Lido Adriano (ore 15-18). Quota di partecipazione euro 20.
Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con la partecipazione di EniPower e con il patrocinio della SIAE.

Non è la prima volta che Stefano Bollani e Antonello Salis si fronteggiano in duo, ma la loro combinazione in versione tête-à-tête è comunque cosa piuttosto rara, mentre assai più di frequente hanno collaborato in contesti più ampi, come nella bollaniana Orchestra del Titanic, dalla lunga e fortunata attività. Dall’incontro di questi due istrionici musicisti c’è da aspettarsi una pirotecnica girandola di incastri ritmici, di idee lanciate e poi rincorse. Con Salis e Bollani, una visione jazzistica in Cinemascope capace di abbracciare tutti gli stili dalla tradizione alla sperimentazione si tinge di colori mediterranei e di un lirismo tipicamente italiano.
La carriera di Stefano Bollani ha imboccato così tante strade, e sempre con lo stesso plateale successo, da non essere più riassumibile nei tipici “cenni biografici”: dischi di successo intercontinentale, concerti sold out capaci di attrarre un pubblico eterogeneo, programmi radiofonici e televisivi di culto, attività letterarie alte (è anche romanziere) e popolari (è stato trasformato in un personaggio dei fumetti di Topolino…). Un successo incontrastato che vive su una ricetta dai molteplici ingredienti: una tecnica pianistica di abbagliante virtuosismo, amore per il jazz non meno che per la canzone italiana e la musica brasiliana, senza dimenticare la musica classica, il tutto sormontato dalla sua ormai celeberrima vis comica.
Antonello Salis è a sua volta dotato di una personalità musicale così marcata da non lasciarsi certo mettere in ombra dalla presenza di Bollani: con entrambi i suoi strumenti d’elezione, la fisarmonica e il pianoforte, ha stabilito un rapporto di estrema fisicità dal quale scaturisce una musica dall’intensità primordiale, in una sorta di revisione radical-mediterranea dell’improvvisazione jazzistica.

Bassista elettrico e contrabbassista, Felice Del Gaudio è nato nel 1960 a Maratea. Inizia con la chitarra nel 1975, poi nel 1978 scopre il basso elettrico e collabora con Mango. Nei primi anni Ottanta inizia a dedicarsi anche al contrabbasso. Nel 1984 si trasferisce a Bologna, intensificando la sua attività. Vanta collaborazioni di prestigio sia in ambito jazz (Hengel Gualdi) che nella musica commerciale (Raphael Gualazzi, Amii Stewart, Lucio Dalla, Biagio Antonacci). È particolarmente attivo come accompagnatore di grandi vocalist: Ginger Brew, Sherrita Duran, Joyce Yuille, Cheryl Porter. La sua attività concertistica lo ha portato a esibirsi sia in Europa che in Asia.