Ben Frost e Yuri Ancarani a Ravenna

‘Minimalisti’ per il primo appuntamento con Weird Tales
Rocca Brancaleone, venerdì 29 giugno, ore 21.30

Da tempo Ravenna Festival mostra davvero ‘tutti i colori della musica’, arrivando anche alle forme più avanzate e sperimentali di ricerca e spesso questi territori si fondono con un utilizzo delle immagini altrettanto innovativo. Nuovi esempi vengono proposti dalla collaborazione con Bronson Produzioni per una nuova serie di Weird Tales. Due gli appuntamenti programmati nel Festival 2012, sempre alla  Rocca Brancaleone, il primo, il 29 giugno vedrà la collaborazione tra due visionari dell’espressione artistica: Ben Frost (che sarà di scena in Trio, in esclusiva per l’Italia), e  Yuri Ancarani. Il secondo appuntamento (11 luglio) sarà l’occasione per  ascoltare, sempre in esclusiva per l’Italia, Edward Sharpe & The Magnetic  Zeros, una  truppa indie-rock di undici personaggi che si ispira fortemente alle comunità  musicali spontanee che sorgevano nelle piccole cittadine della California tra gli anni Sessanta e Settanta.

Davvero visionaria, come si accennava, la prima serata, con al centro un incontro predestinato; o, meglio, che si materializza: quello fra il video maker ravennate e il compositore australiano ‘emigrato’ in Islanda. Il programma si aprirà infatti con la proiezione del medio metraggio ‘Piattaforma Luna’, realizzato da Yuri Ancarani, e che si avvale, appunto, di musiche di Ben Frost. Primo film prodotto da Maurizio Cattelan, presentato con successo nel 2011 al Festival di Venezia e proiettato anche al Guggenheim di New York, ‘Piattaforma Luna’ è la seconda parte di una trilogia che Yuri Ancarani sta dedicando ai lavori estremi. Racconta la vicenda di sei operatori tecnici subacquei che lavorano sul fondo del mare a quasi duecento metri di profondità e vivono poi per lunghi periodi in una camera iperbarica. Una storia onirica, fantascientifica – che in qualche modo si ricollega al tema del Festival trattando la solitudine, l’isolamento estremo, non dissimile da quello di asceti ed eremiti – in cui reale e visionario si sovrappongono continuamente. L’artista ravennate, docente di videoarte alla NABA di Milano, è già stato ospite del Festival l’anno scorso e ha presentato il primo film della trilogia, “Il capo”, ambientato nelle cave di marmo di Carrara.

A seguire, Ben Frost salirà sul palcoscenico ‘live’, nella formazione trio, con Shahzad Ismaily (batteria e synth) e Borgar Magnason (contrabbasso), per proporre un concerto in esclusiva per l’Italia. Il musicista, compositore e produttore australiano è un personaggio chiave della scena sperimentale mondiale, e può vantare la stima di un artista leggendario come Brian Eno. La sua musica è influenzata tanto dal minimalismo classico, quanto dal punk e dal metal: forme musicali ampie e ostiche in cui le tessiture chitarristiche si fondono in sistemi meccanici che rifuggono quasi sempre le strutture convenzionali. Convinto assertore dell’interdisciplinarietà, Frost ha lavorato con artisti delle tendenze più disparate, da Wayne McGregor (presente al Festival 2011 proprio con il lavoro ‘Entity’ su musiche di Frost) a Nico Muhly fino a Björk. Tra il 2010 e il 2011, Ben Frost, al fianco del compositore islandese Daniel Bjarnason, compone ‘Music for Sólaris’, rilettura della colonna sonora del capolavoro di Andrej Tarkovskij, e in quell’occasione Brian Eno è stato suo ‘tutor’. Ha poi realizzato ‘Music for 6 Guitars’, composizione presentata alla Sala Rose Reading della New York Public Library. La musica di Frost non è un mero esercizio cerebrale, è musica viscerale fatta per essere sentita, non ascoltata.

Il concerto è stato reso possibile dalla collaborazione di Reclam