Axelrod dirige il Requiem di Brahms

STAGIONE SINFONICA 2010- 2011

Venerdì 22 aprile, ore 18.00

ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO DI SAN CARLO

direttore
JOHN AXELROD

maestro del Coro
SALVATORE CAPUTO

soprano Sofia Soloviy
baritono Pietro Spagnoli

Johannes Brahms
Ein deutches Requiem op. 45 per soli, coro e orchestra

Un capolavoro sinfonico di vocazione spirituale in occasione della Santa Pasqua. Venerdì 22 aprile (ore 18.00, Teatro di San Carlo) l’Orchestra stabile diretta dallo statunitense John Axelrod esegue una delle pagine più importanti dell’Ottocento tedesco e della storia della musica: Ein deutches Requiem op. 45 per soli, coro e orchestra di Johannes Brahms. Sul palco due eccellenti solisti: la soprano Sofia Soloviy (già applaudita nel ruolo di Fiordiligi nel Così fan tutte firmato Strehler) e il baritono Pietro Spagnoli (interprete per registi e direttori quali De Simone, Zeffirelli, Muti, Maazel, Chailly e Chung). Maestro del Coro, Salvatore Caputo.

Per il direttore texano John Axelrod, amante dell’Italia e della sua cultura, il concerto di venerdì 22 aprile è un ritorno alla guida dell’ensemble del San Carlo, dopo l’esibizione nel novembre 2009 con musiche di Edvard Grieg. Classe 1966, allievo del grande Leonard Bernstein e attualmente direttore dell’Orchestre National des Payse da la Loire, Axelrod è un artista versatile che spazia da Malher a Gershwin, con radici che affondano nel rock and roll ed un presente ricco di successi internazionali nella lirica e nella sinfonica. Acclamato dalla critica e dal pubblico nelle più prestigiose sale da concerto internazionali, Axelrod ha diretto numerose prime in teatri quali la Scala di Milano e l’Operà di Parigi. Bacchetta di grande esperienza, ha diretto oltre 130 formazioni, tra cui l’Accademia di Santa Cecilia e la London Philharmonic. Martedì 19 aprile è stata ufficializzata la sua nomina di direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”.

Ein deutches Requiem (Requiem tedesco con parole dalle Sacre Scritture) op. 45, composto tra il 1857 e il 1868, è il primo lavoro di Johannes Brahms in cui il coro si fonde con la massa orchestrale all’interno di una costruzione unica e solenne. Fino ad allora, il compositore tedesco si era dedicato con successo al genere sacro con lavori per coro e orchestra tra cui l’Ave Maria op. 12. Soltanto a partire dal 1862 si cimentò nel genere sinfonico, sebbene i primi titoli furono ultimati dopo il 1871. “Sono molto affascinata dal tuo Requiem”, scrisse nel 1867 Carla Schumann al compositore di Amburgo. “È un’opera di una potenza singolare che impegna l’ascoltatore come poche pagine sanno fare”. La prima esecuzione integrale avvenne nella cattedrale di Brema il venerdì Santo (10 aprile) del 1868, salutata da autentico entusiasmo. Un anno dopo, Brahms aggiunse un quinto pezzo per soprano solista (Ihr habt nun Traurigkeit) dedicato in memoria della madre. Lo stesso autore selezionò dalla Bibbia tradotta da Martin Lutero i testi per i cori (in tedesco e non in latino).
Il Requiem di Brahms non è una composizione liturgica o propriamente religiosa. È un’opera poetica e spirituale dalla dimensione intima, nella quale l’autore ha tradotto in musica e parole la sua concezione della vita, una visione etica molto vicina all’Umanesimo dove fiducia e speranza aiutano l’individuo nel percorso di crescita e di salvezza dell’anima. Diversa dai capolavori del genere firmati Verdi, Berlioz e Dvoràck, dove trionfano la gravità e la sofferenza della morte, il tono dominante del Requiem di Brahms è il raggiungimento della serenità quale superamento della rassegnazione nei confronti dell’esistenza.

Costo del biglietto: da 30 a 90 euro

Biglietteria Teatro San Carlo
Infoline: 0817972331–412 – Email: biglietteria@teatrosancarlo.it