Al Valli con La Cage aux Folles ci sarà l’orchestra

IL VIZIETTO AL VALLI, TRA TACCHI A SPILLO, DRAG QUEEN E ORCHESTRA DAL VIVO

Fine settimana con il Musical: Massimo Ghini e Cesare Bocci nell’interpretazione che fu dei grandi Ugo Tognazzi e Michel Serrault.
Repliche venerdì 27 e sabato 28 gennaio alle 20.30, domenica 29 alle 15.30 e alle 20.30

Con un cast di oltre 20 artisti su tacchi a spillo, drag queen scintillanti e orchestra dal vivo, approda questo fine settimana al Teatro Valli il musical «La Cage aux Folles – il Vizietto», nell’interpretazione di Massimo Ghini e Cesare Bocci e la regia di Massimo Romeo Piparo (repliche venerdì 27 e sabato 28 gennaio alle 20.30, domenica 29 alle 15.30 e alle 20.30).
La storia narra la vicenda di George e del suo compagno Albin: gestiscono uno sfavillante locale notturno per travestiti a Saint Tropez, dove Albin si esibisce come drag queen con il nome d’arte di “Zazà”. I due, che vivono insieme da oltre 20 anni, hanno cresciuto assieme Jean-Michel, figlio di George, nato da una fugace relazione eterosessuale con una ballerina.
La tranquilla vita dei due viene però messa a dura prova quando Jean-Michel annuncia di essersi fidanzato con la figlia di un politico reazionario e ultra-conservatore e che, in occasione della visita dei futuri suoceri, desidererebbe che Albin non fosse presente, per non fare cattiva impressione sul futuro suocero. Da qui ha inizio una serie di equivoci comici, che movimentano la vicenda fino a una conclusione a sorpresa.
La cage aux Folles è un musical statunitense del 1983 di Jerry Herman (musica e testi) e Harvey Fierstein (libretto). È un adattamento dell’omonima opera teatrale francese di Jean Poiret del 1973 dalla quale era stato tratto nel 1979 il film Il Vizietto, nell’indimenticabile interpretazione di Ugo Tognazzi e Michel Serrault.
Fra le canzoni più popolari di questa produzione meritano menzione The Best of Times e soprattutto I Am What I Am (“sono quel che sono”), un inno alla “diversità” (“questo è il mio mondo, / quindi ci voglio un pizzico di orgoglio”), divenuto celeberrimo anche fra il grande pubblico grazie all’interpretazione di numerosi cantanti, in primo luogo per la versione disco di Gloria Gaynor.