I VINI D’ ITALIA DE L’ESPRESSO 2014

 

Giunta alla sua tredicesima edizione, la Guida I Vini d’Italia de
L’Espresso è l’ormai consueta fotografia, puntuale e ricca di dettagli,
dell’attualità vinicola del nostro paese. Un volume di agile formato e
facile consultazione che sottopone la produzione enologica nazionale ad
una selezione attenta e sistematica effettuata su ben 25.000 vini
assaggiati. Non mancano le informazioni di carattere generale, con
indicazioni sulla conservazione, sul servizio del vino, sugli abbinamenti,
unite alla presenza di un utile glossario tecnico. Una serie di ragguagli
forse superflui per i conoscitori più evoluti, ma indispensabili per tutti
coloro che si avvicinano con curiosità al vino e desiderano saperne di più.
Ed è al grande pubblico di consumatori e appassionati che si rivolge con
linguaggio diretto e immediato I Vini d’Italia, senza rinunciare a
rappresentare uno strumento indispensabile anche per gli operatori del
settore, in virtù del ricco corredo di notizie e dati messi a disposizione.

Il nucleo centrale della Guida 2014, dedicato alla recensione di vini e
aziende, è ordinato per regioni, ognuna delle quali è introdotta da una
cartina geografica, corredata dall’indicazione delle aree relative alle
principali denominazioni di origine; nella seconda pagina di ogni regione,
oltre a un commento riassuntivo sull’andamento degli assaggi, è
evidenziata la tabella dei “Migliori acquisti” che segnala i vini dal
rapporto qualità/prezzo più favorevoli dell’anno, utile per ricordare che si
può bere bene, anzi benissimo, senza spendere più di 15 euro a bottiglia.
A seguire sono recensite, in ordine alfabetico, le schede informative dei
produttori selezionati (2.100 nel complesso) e dei loro vini.

Le aziende di maggiore rilevanza qualitativa sono segnalate
dall’attribuzione di stelle (da una a tre) in funzione della loro qualità e
continuità nel corso degli anni. Nell’edizione 2014 le “stelle” sono
state assegnate a 474 produttori, tra i quali 16 classificati con la
massima valutazione di tre stelle. Con la menzione speciale
“Outsider” sono stati invece selezionati i migliori vini delle
denominazioni o tipologie che si sono particolarmente distinte negli
assaggi pur senza raggiungere livelli d’eccellenza.

La massima classificazione è invece costituita da I Vini dell’Eccellenza,
distinta dal simbolo delle cinque bottiglie corrispondenti a un
punteggio di almeno 18/20. La Guida 2014 ne attribuisce 272.

Sul podio più alto, alla quota massima di 20/20, si piazzano per la prima
volta ben tre vini di straordinaria qualità: il Moscato di Pantelleria
2009 di Ferrandes, il Barbaresco Crichët Pajé 2004 di Roagna e
il Barolo Vigna Rionda 2007 di Massolino. A mezza incollatura
(19.5/20) troviamo altri due grandi Barolo come il Monfortino 2006 di
Giacomo Conterno e il Monprivato 2008 di Giuseppe Mascarello & Figlio,
accompagnati da un superlativo Vin Santo di Montepulciano Occhio di
Pernice 1999 di Avignonesi oltre che dal finissimo Valtellina Riserva Le
Barbarine 2007 della Fondazione Fojanini. Appena un gradino sotto, a
quota 19/20, si sono piazzati una ventina di vini, tra i quali spiccano,
come migliori vini bianchi dell’anno, il Feldmarschall 2011 di
Tiefenbrunner e il Trebbiano d’Abruzzo 2011 di Emidio Pepe, oltre
all’eccezionale spumante trentino Riserva Lunelli 2006 della cantina
Ferrari, migliore “bollicina” dell’edizione 2014.

Nel complesso il Piemonte, con 61 vini da “5 bottiglie”, conferma la
propria leadership e anche il Barolo resta al primo posto nella gerarchia
delle denominazioni, con 27 vini che si sono fregiati della massima
valutazione. Restando in Piemonte è da segnalare l’ottima riuscita dei
Barbaresco e dei Nebbiolo delle microdenominazioni del Nord Piemonte,
mentre si confermano in crescita le Barbera, segnatamente quelle di Asti.

Non è stata da meno la Toscana, che con ben 56 eccellenze resta un
punto di riferimento dell’enologia nazionale, grazie anche alla conferma
ad alto livello del Brunello di Montalcino, alla rinascita del Chianti Classico
e alla vitalità delle altre aree della regione. Molto positivo il riscontro
ottenuto dai vini del nord-est: dal Trentino Alto Adige (29 le
eccellenze), con i vini della Valle Isarco in bella evidenza, al Veneto (20
eccellenze), all’ottima performance friulana (15 eccellenze).

Nel complesso l’edizione 2014 ha confermato una crescita generalizzata
sul fronte dei vini bianchi, con un esiti particolarmente validi diffusi in
quasi tutte le regioni. Da segnalare il prepotente recupero dei friulani, la
conferma degli altoatesini e dei campani, con note particolarmente
positive per i bianchi dell’Etna, per i Lugana e per i Pigato.

Tra i vini rossi si confermano, oltre alle tipologie sopra citate, tutte le
principali denominazioni, dagli Amarone della Valpolicella ai
Montepulciano d’Abruzzo, dai Sangiovese di Romagna ai possenti rossi
pugliesi. Non mancano però le sorprese, costituite dall’approdo ai livelli
dell’eccellenza di vini meno noti ma di straordinaria bevibilità quali il
Bardolino di Giovanna Tantini, il Groppello di Piero Pancheri e il Santa
Maddalena di Georg Ramoser.

Ricordiamo infine che più di un quarto dei vini di eccellenza
arrivano in enoteca a un prezzo inferiore ai 15 euro: si può bere
benissimo senza svuotarsi il portafoglio.

768 pagine
Euro 19,50 in edicola, in libreria e su iTUNES dall’11 ottobre 2013
Euro 7,90 su Iphone e Ipad
Direttore: Enzo Vizzari
Curatori: Ernesto Gentili e Fabio Rizzari