Buona Pasqua dal Joia e appello al Sindaco

Lettera all’onorevole sindaco

Appello a sostegno del Mercato della Terra® di Milano

Al sindaco di Milano, Letizia Moratti

e ai candidati sindaco: Giuliano Pisapia, Manfredi Palmeri, Sara Giudice, Sergio Cau, Mattia Calise, Abdel Hamid Shaari, Gianfranco Librandi, Marco Mantovani

Con la presente chiediamo che il Mercato della Terra di

Milano diventi stabile e settimanale.

Il Mercato della Terra è promosso da Slow Food Italia, Slow Food Lombardia e Slow Food Milano, nell’ambito di Nutrire Milano, un progetto in collaborazione con Politecnico di MIlano – Dipartimento INDACO e Università degli Studi di Scienze Gastronomiche. Il mercato è stato inaugurato il 12 dicembre 2009, e si effettua il terzo sabato di ogni mese, presso il Parco Formentano, Largo Marinai d’Italia. L’area in questione è pubblica e nella sua storia è stata sede del secondo verziere, il verzée milanese, che fu aperto nell’aprile 1911 per ospitare gli agricoltori provenienti da tutto il territorio regionale. Il Mercato della Terra ospita 45 produttori per ogni edizione, selezionati tra le aziende del Parco Agricolo Sud Milano e il territorio circostante in un raggio di circa 40 Km dalla metropoli.

Gli obiettivi del mercato sono sostanzialmente tre: • promuovere la vendita diretta di buone produzioni agricole e alimentari di qualità e di prossimità. Si sostengono così importanti ricadute ambientali, sociali ed economiche sul territorio; • facilitare l’incontro tra chi produce e chi acquista, tra chi coltiva e chi cucina, realizzando nei fatti un’alleanza vera e costruttiva tra soggetti diversi che può migliorare le abitudini alimentari della città e il territorio agricolo circostante; • educare la popolazione milanese ai temi della sostenibilità ambientale, della corretta alimentazione e del giusto valore del cibo. Per noi il cibo non deve essere visto solo come carburante, ma piuttosto in quanto risorsa di qualità, a garanzia di salute, benessere e convivialità.

Vogliamo che il Mercato della Terra diventi settimanale, perché solo così potrà efficacemente raggiungere gli obiettivi che si pone: soprattutto influire sull’economia delle aziende, garantendone la sopravvivenza e incentivando il cambiamento verso un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e capace di sostenersi, nutrendo più adeguatamente Milano e il suo hinterland.

Affianca Slow Food nel promuovere questo appello il gruppo Esterni – impresa culturale che da più di 15 anni si occupa di riprogettazione di spazi pubblici e creazione di eventi di aggregazione al fine di permettere alle persone di riappropriarsi dello spazio comune, del territorio e della propria identità locale. Esterni organizza circa 20 progetti/anno principalmente sul territorio milanese e, tra questi, ricordiamo il Milano Film Festival – rassegna cinematografica che raccoglie ormai più di 15.000 spettatori nell’arco della settimana di programmazione – e il Public Design Festival, in occasione del Salone del Mobile di Milano. Oltre alla grande competenza in fatto di organizzazione e gestione di eventi nello spazio pubblico Esterni vanta una competenza più specifica grazie alla partecipazione diretta al progetto Cascina Cuccagna volto al recupero di una delle più antiche cascine agricole milanesi dove viene settimanalmente svolto un mercato agricolo.

Ad arricchire il gruppo promotore c’è anche lo chef alimentarista Pietro Leemann, che da sempre, attraverso la sua cucina e la selezione di prodotti del suo ristorante, propone una alimentazione sana, che considera inscindibile la relazione tra mente e corpo. L’assoluta attenzione per il prodotto e per la sua genuinità lo rende un referente fondamentale a sostegno al progetto.

Vogliamo che il Mercato della Terra non resti solo una parentesi nella storia del quartiere di Porta Vittoria, ma diventi un’occasione stabile di scambio, di dialogo e di incontro tra campagna e città e, perché no, un caso esemplare per le altre metropoli.

Sabato scorso, assieme al professor Ferrini, sono andato a visitare la basilica di S. Ambrogio.

Si anticipava la celebrazione della messa della Domenica Delle Palme.

Una voce di donna, scintillante e armoniosa intonava un canto sacro mentre il sacrestano portava all’altare i rami d’ulivo da benedire, preziosamente intrecciati e messi in bell’ordine in una cesta; l’officiante ha letto quel capitolo dal Vangelo di Giovanni che mi piace tanto, quando Gesù scaccia i mercanti dal tempio: quel luogo è straordinario, mi sono sentito fortunato ad essere li in quel momento.

Ecco il paragrafo:

“Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: “Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato”. I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora. Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: “Quale segno ci mostri per fare queste cose?”Rispose loro Gesù: “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”. Gli dissero allora i Giudei: “Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?”. Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.”

Vangelo secondo Giovanni

Buona Pasqua

Pietro Leemann