Ultimi passi di Danza al Ravenna Festival

L’hip hop di Käfig Brasil irrompe sulla scena del Festival
Palazzo Mauro De André, mercoledì 4 luglio

Una danza liberatoria e di comunione, in alcuni casi anche di protesta; ma soprattutto estremamente espressiva. Ecco l’hip hop, che irrompe sulle scene di Ravenna Festival grazie a uno fra i maggiori innovatori della scena internazionale, Mourad Merzouki, il coreografo francese di origine berbera che ha portato sui palcoscenici dei grandi teatri del mondo questa popolarissima forma di street dance. Si potrà assistere a ‘Käfig Brasil’, creazione per undici danzatori, in prima italiana, dopo il debutto a Montpellier Danse del 29 e 30 giugno. Si tratta di una produzione del Centre Chorégraphique National de Créteil et du Val-de-Marne/Compagnie Käfig, diretto da Merzouki, e andrà in scena mercoledì 4 luglio, alle 21, al Palazzo Mauro De André.

Mourad Merzouki è dunque lo “scultore” di questo spettacolo, composto da cinque brevi moduli (quindici minuti ciascuno) e costruito riunendo coreografi che già in passato ha inserito nei suoi programmi o con cui ha condiviso progetti: Anthony Egea, Céline Lefèvre, Octávio Nassur, Denis Plassard e degli stessi danzatori, incitati dal fuoriclasse Diego Gonçalves Do Nascimento Leitão ‘White’. La sfida che il coreografo lancia è dare l’impressione che si tratti di un unico spettacolo. Un patchwork danzato, tenuto insieme da un filo rosso che caratterizza tutto il percorso di Mourad Merzouki: l’apertura all’altro, sul piano umano e/o artistico. Nato a Lione nel 1973, a sette anni inizia a studiare arti marziali e circensi; a 15 scopre la cultura hip hop, senza trascurare però altri linguaggi coreografici, compreso quello classico. Poi, forte di un bagaglio ricco e qualitativamente significativo, decide di sdoganare l’hip hop, trasformandolo da linguaggio “di strada” a espressione teatrale. Nel 1989 fonda la prima compagnia, ‘Accrorap’, insieme ad alcuni amici. Poi, dopo l’esperienza della tournée nei campi dei rifugiati in Croazia, dove il gruppo capisce come la danza possa essere un potente mezzo di comunicazione in circostanze difficili ed estreme, Mourad Merzouki compie un’altra scelta: creare una propria compagnia. Così nel 1996 nasce Käfig, composta da eccezionali hip-hoppers scovati tra le banlieux francesi, a loro ha aggiunto una travolgente crew brasiliana strappata alle favelas già protagonista degli spettacoli hit Correria e Agwa. Per quegli stessi 11 interpreti la star dell’hip-hop firma oggi Käfig Brasil, spettacolo creato a Rio de Janeiro insieme agli altri coreografi.

Anthony Egéa apre il ballo electro con ‘Adrénaline’. Mourad Merzouki ama la “forza bruta dei suoi danzatori, il lavoro sul corpo e le forme ibride”. Per undici minuti esatti, la pista risuona al ritmo dei corpi in trance. Un’esperienza fisica, euforica e giubilante. Cambio di registro con i paesaggi interiori di Céline Lefèvre che, nel suo ‘Ego trip’, mescola non detto, segreti e finzioni. Quando l’ego cade, i corpi si alzano e il cuore si apre. Menzione particolare per Denis Plassard, amico la cui strada si è incrociata con i progetti di Mourad Merzouki, che omaggia l’eterogeneità delle sue estetiche contemporanee con un umorismo fuori dagli schemi. ‘Its Its’ mostra un gruppo di persone che gioca con l’oggetto ascensore. Attesa, entrata, uscita. Plassard racconta che “in questa fotografia quasi etnografica, ciascun movimento è sonorizzato all’interno di un ambiente che strizza l’occhio al mondo dei cartoon. La colonna sonora di questo improbabile cartone animato è realizzata dal vivo dai danzatori stessi, che alternano contorsioni corporee ad acrobazie vocali”. Quanto alla parte brasiliana, ‘Anatomia Sonora’ affonda le radici nella capoeira, oltre che nell’hip-hop. Come spiega Octavio Nassur: “Gli artisti che appartengono a questi movimenti e/o a queste società dialogano e viaggiano attraverso le culture, creando numeri ibridi. Danno così forma a uno spazio sonoro e performativo che offre molteplici prospettive di ascolto e comprensione estetica e simbolica”. Gran finale con il Collettivo Käfig Brasil. La creazione ‘Nos’ – parola portoghese che significa ‘noi’ ma anche “nodo” – utilizza le corde per esplorare i legami che si instaurano tra gli uomini. Fare e disfare i nodi incontrati per mezzo di ciò che li unisce: la danza. In questo caso l’estro dei danzatori carioca, incitati a mixare ritmi e stili, è guidato dal fuoriclasse Leitão detto “White”.

Mourad Merzouki racconta com’è iniziata l’avventura con i danzatori carioca: “Nel 2006 Guy Darmet, allora direttore della Biennale di danza di Lione, ha avuto un vero e proprio colpo di fulmine per i giovani danzatori di Rio, e me li ha presentati, proponendomi di creare un progetto con loro. Nei nostri rispettivi percorsi, la danza rappresenta una via di fuga, ed era quindi da escludere che lo spettacolo parlasse di favelas, droga o povertà. Dopo diversi viaggi di andata e ritorno tra Francia e Brasile, la Biennale di danza di Lione, l’Espace Albert Camus e il Centre Chorégraphique National de Créteil du Val-de-Marne mi hanno dato la possibilità di far venire tutti i ragazzi, permettendo loro di immergersi completamente nello spettacolo. I danzatori brasiliani hanno provato per quasi tre settimane. E la risposta del pubblico e dei professionisti europei del settore è stata eccezionale: la stampa ha presentato lo spettacolo come una delle rivelazioni della Biennale della danza. Un bel lieto fine per questi giovani, che sicuramente non avrebbero mai calcato tanti palcoscenici senza la loro perseveranza e senza lo sguardo attento di Guy Darmet”.
“Durante la prima tournée – aggiunge il brasiliano Leitão – siamo stati molto umili di fronte agli applausi del pubblico. In Brasile quella del danzatore non è una condizione così nobile. Siamo stati profondamente toccati e stupiti dalle reazioni del pubblico europeo. Tanti applausi ci hanno intimiditi!”.

Lo spettacolo è stato reso possibile anche grazie alla preziosa collaborazione di Publimedia Italia.

Info. 0544 249244 – ravennafestival.org
Biglietti: da 12 euro (10 il ridotto) a 42 euro (38 il ridotto).
“I giovani al festival”: under 14 (con adulto) € 5 | 14-18 anni 50% sulle tariffe ridotte | Under 26 tariffe ridotte
Biglietteria serale al Pala De André e ingresso pubblico dalle ore 19
Servizio navetta dalla Stazione: per tutti gli eventi al Pala De André è attivo un servizio di trasporto gratuito, 2 corse (ore 20.15 e 20.30) con rientro al termine dello spettacolo.