Notte Bianca dell’Unità d’Italia con Bolle

Notte Bianca per l’Unità d’Italia al Teatro di San Carlo

mercoledì 16 marzo, ore 24.00
diretta televisiva Rai Uno
in occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia

“I DUELLI DI ROMEO E GIULIETTA”
da Romeo e Giulietta
di Amedeo Amodio

Musiche di Hector Berlioz

Coreografia e regia  Amedeo Amodio
Scene Mario Ceroli
Costumi Luisa Spinatelli

étoiles
Roberto Bolle, Romeo
Lucía Lacarra, Giulietta

Ospiti
Alessandro Macario, Mercuzio
Edmondo Tucci, Tebaldo
Marco Spizzica, Benvolio

a seguire
INNO D’ITALIA
di Goffredo Mameli

Orchestra, Corpo di Ballo e Coro del Teatro San Carlo
direttore Massimiliano Stefanelli
direttore del Corpo di ballo Alessandra Panzavolta
maestro del Coro Salvatore Caputo

In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, il Teatro di San Carlo presenta un evento speciale: mercoledì 16 marzo alle ore 24.00, la “Notte bianca” con “I duelli di Romeo e Giulietta”, prova aperta con Roberto Bolle, Lucía Lacarra, Orchestra, Corpo di Ballo e Coro del San Carlo, per il balletto Romeo e Giulietta firmato da Amedeo Amodio, in cartellone dal 22 al 29 marzo. La Notte bianca sarà trasmessa in diretta su Rai Uno, con due collegamenti nel corso della trasmissione condotta da Pippo Baudo per i festeggiamenti dell’Unità nazionale.

Roberto Bolle torna a danzare nel ruolo di Romeo nell’ormai celebre allestimento di Amedeo Amodio del Romeo e Giulietta su musiche di Hector Berlioz, una delle creazioni più applaudite e rappresentate del coregorafo milanese, che, tra le sue particolarità, propone l’alternarsi di danza e prosa con la recitazione di brani dal testo originale di William Shakespeare.
Mercoledì 16, insieme con Lucía Lacarra (Giulietta), Alessandro Macario (Mercuzio), Edmondo Tucci (Tebaldo), Marco Spizzica (Benvolio) ed il Corpo di Ballo del Teatro San Carlo, accompagnati dall’ Orchestra, l’étoile presenterà nella prova aperta alcune scene dell’opera, tra cui i duelli iniziali (con musica e in forma di parlato), la festa in casa Capuleti ed il primo incontro tra Romeo e Giulietta, la notte serena, il duello tra Mercuzio e Tebaldo (parlato), la morte di Mercuzio, il duello tra Romeo e Tebaldo.

A seguire, l’Orchestra ed il Coro del Teatro San Carlo eseguiranno l’Inno nazionale di  Goffredo Mameli.

Romeo e Giulietta di Amodio, allestito con la Fondazione nazionale per la Danza Aterballetto, si caratterizza come un continuo alternarsi di tensioni successive, un’opera in cui “il duello è motivo conduttore”: “lo troviamo all’inzio tra Capuleti e Montecchi, nelle contraddizioni intime di ciascun personaggio, nell’incontro amoroso, nell’incontro con la morte”, afferma il regista-coregorafo, che, trovando congeniale la musica di Hector Berlioz, propone una lettura in cui risaltano, rispetto alla vicenda, gli stati emotivi che animano i singoli protagonisti.

“Si dovrebbe rischiare di essere banali a parlare dell’importanza di un anniversario come il 150° della Repubblica Italiana”, afferma Roberto Bolle. “Purtroppo”, continua, “di questi tempi, non è più banale, né, scontato. Come è stato più volte ricordato da illustri artisti e pensatori, cito uno per tutti l’insuperabile Roberto Benigni, l’arte, la cultura, la lingua hanno fatto l’Italia, la nazione, prima della politica. Il nostro Paese possiede una storia gloriosa, affascinante, ricca di bellezza, di tragicità, di grandi uomini e grandi donne mossi da una forza meravigliosa, da valori, orgoglio e un destino che l’hanno portato all’unità. Da sempre culla, maestra dell’arte, della cultura nel mondo, l’Italia a 150 anni dalla sua unificazione sembra oggi fragile, frastornata. È quindi ancora più importante ricordare da dove e da cosa  veniamo per non svilirci. Se perdiamo la nostra storia, la nostra cultura, perdiamo tutto. Non posso che essere quindi particolarmente felice ed onorato di essere stato chiamato a dare il mio contributo ai festeggiamenti di questo anniversario che cade in un momento di grande difficoltà per l’arte e la cultura. Spero che il 17 marzo possa essere un’occasione anche di riflessione per chi, con una politica miope, sta colpendo al cuore la nostra identità.”

Dopo la “serata evento” del 16 (posto unico 30 euro), Romeo e Giulietta nella sua versione completa sarà in cartellone al San Carlo da martedì 22 fino a domenica 29, grazie anche alla collaborazione con Eni, sponsor unico dell’evento. Domenica 20 marzo, invece, la prova generale alle ore 18.00, con incasso devoluto all’Ospedale Santobono di Napoli, nell’ambito dell’iniziativa “Il San Carlo per il sociale”.

La “Notte Bianca” del 16 marzo apre la serie di eventi che il Teatro San Carlo propone per le celebrazioni dell’Unità di Italia, e che proprio a Napoli si concluderanno il prossimo dicembre con l’esecuzione della Messa da requiem di Giuseppe Verdi, diretta da Riccardo Muti. Dal 15 al 24 maggio, invece, andrà in scena l’amatissimo capolavoro verdiano Les Vêpres siciliennes, per la prima volta rappresentati al San Carlo nella versione integrale. A dirigere Orchestra e Coro stabili, Gianluigi Gelmetti, da oltre vent’anni lontano dal podio napoletano. Regia di Nicolas Joel (ripresa da Alberto Cavallotti), scene di Ezio Frigerio e costumi di Franca Squarciapino. L’evento è realizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.
I concerti in omaggio al compositore di Roncole di Busseto, ideale animatore e simbolo del nostro Risorgimento e dell’Unità nazionale, riportano all’attualità il suo particolare legame con il San Carlo, dove, alla prima del Nabucco del 9 marzo 1842, il pubblico, appassionato dal dramma degli ebrei, richiese un bis per il Va’ pensiero, incominciando ad intonare l’aria con un entusiasmo delirante mai visto prima. Per le strade si cominciava così a parlare dei versi “Oh, mia patria sì bella e perduta” come di un vero e proprio inno popolare, annunciando il primo passo di Verdi nel suo cammino patriottico. Da allora, la fortuna del famoso coro del III atto del Nabucco non ha conosciuto limiti, emblema del patriottismo, aria preferita degli emigranti italiani e oggetto di interpellanza parlamentare per sostituire l’Inno di Mameli! Più di cento anni dopo quella storica serata al San Carlo, il 22 dicembre 1949 un corrispondente da Napoli del Corriere della Sera così scriveva: “è  accaduto ieri al San Carlo, un fatto insolito e inatteso, un fatto che invece nel secolo scorso si verificava di frequente, quando Verdi era insieme simbolo musicale e patriottico. Al Va’ pensiero è scesa dall’alto dei palchi una pioggia di manifestini tricolori. Un lungo applauso al ritmo di Viva l’Italia, Viva Verdi, quasi un appello disperato di chi cerca un sommo bene perduto…”.

Le OO.SS. SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL FIALS-CISAL, in occasione della serata celebrativa dei 150 anni dell’Unità d’Italia che si terrà alle ore 24.00 di mercoledì 16 marzo al Teatro San Carlo, ribadiscono il loro forte
dissenso alla politica dei tagli che il Governo nazionale attua nei confronti della Cultura, criticando il forte ridimensionamento del F.U.S (circa il 40 per cento in meno rispetto al 2010) che porta immancabilmente all’estinzione dell’intero mondo musicale.

Nell’invitare il Governo al ripristino immediato degli stanziamenti, esternano tutta la loro preoccupazione con l’inizio di lotte e manifestazioni, partendo già da domani (16 marzo) con un presidio dalle ore 18.00 di un gazebo all’ingresso del Teatro con volantinaggio e raccolta firme per sensibilizzare l’intera cittadinanza.

L’iniziativa proseguirà fino alle ore 24.00, in concomitanza dell’inizio dell’evento, distribuendo alle signore presenti un omaggio floreale offerto gentilmente dai floricoltori campani. In occasione dell’evento, sarà affisso sul palcoscenico un
manifesto con lo slogan promosso dalle organizzazioni sindacali: “LA STORIA E LA CULTURA UNISCONO L’ITALIA. DIFENDIAMOLE!”

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