MK chiude la stagione Danza di Ravenna

Robinson reinventa se stesso a passo di danza
Teatro Alighieri, 18 aprile ore 21: MK chiude ‘Today To Dance’ e la stagione danza

La chiusura della Stagione di Danza del Teatro Alighieri, sabato 18 aprile al Teatro Alighieri (ore 21), è affidata ad un gruppo di innovazione nella filosofia di Today To Dance, la rassegna con la quale il titolo si interseca: MK che presenta “Robinson” uno spettacolo che prende spunto dalla versione più contemporanea e filosofica del romanzo di Defoe, “Venerdì o il limbo del Pacifico” di Michel Tournier, ma lo restituisce attraverso la coreografia essenziale e quasi algida di Michele di Stefano – vincitore nel 2014 del Leone d’Argento alla Biennale Danza di Venezia – che proietta il pubblico in una serie di giochi sottili e raffinati, di fantasia esotica, come ci si attende dalla storia di questo naufrago. In scena sei danzatori (Philippe Barbut, Biagio Caravano, Francesco Saverio Cavaliere, Marta Ciappina, Andrea Dionisi e Laura Scarpini) sulla musica di Lorenzo Bianchi Hoesch; le scene sono di Luca Trevisani.

Le luci bianche (di Roberto Cafaggini) si stagliano sullo sfondo grigio fino a raggiungere il palco, gli stessi primi sette numeri in inglese, ripetuti, danno spesso il ritmo al tappeto sonoro. Sulla scena sei danzatori che con grande maestria e naturalezza seguono gli impercettibili disegni del coreografo che concepisce il lavoro sui corpi come una continua ricerca e apprendimento rispetto ad un “fuori” di cui fare incessante esperienza. Tutto termina come una serie di visioni oniriche, fatte di grandi o forse piccoli simboli, parte indecifrabile come la realtà quando conserva tutta la forza della sua dimensione magico-rituale, così il nostro Robinson anziché rifondare la civiltà,  si perde nel paesaggio senza umani fin quando l’incontro con l’altro lo prepara ad una totale reinvenzione di se stesso, come accade nel romanzo di Tournier.

“Cominciare a considerare con strumenti nuovi la solitudine della figura umana rispetto al paesaggio” è stato l’impulso che ha spinto il coreografo Michele Di Stefano – sue le parole – ad indagare la metamorfosi di Robinson di fronte alla possibilità dell’innocenza originaria e di fronte allo sgretolamento dei propri limiti, causato dalla mancanza di quel termine di paragone che fonda e giustifica ogni individuo: un altro individuo, chiunque, un non-io. Un materassino metallizzato crea l’illusione di un campo di sfere di metallo al cui fianco, adagiato, c’è un uomo dipinto di giallo fino alle spalle e poi di nero con indosso dei boxer bianchi a strisce rosse. Come ad inseguire una fantasia Kubrikiana il materassino si solleva per diventare luna o monolite spaziale, mentre la musica elettronica di Lorenzo Bianchi Hoesch, al confine con il suono, sottolinea la complessità dei segni presenti in scena. Robinson è un uomo in pantaloncini e maglietta grigi con dietro un’enorme R, anzi due uomini. Il gioco di specchi coinvolge anche una Venerdì, donna in body color pelle dalla enorme V sulla schiena, una donna in maglietta e pantaloncini grigi e anche un uomo dai boxer dorati come un ancestrale Apollo.

Info e prevendite 0544 249244 – www.teatroalighieri.org
Biglietti: intero 12 euro / ridotto (convenzioni promotori, abbonati prosa e danza) 10 euro /
Under 26 e  5 euro per gli under 14 accompagnati da un adulto; sconto del 50 % sulle tariffe ridotte per i ragazzi dai 14 ai 18 anni

Sabato 18 aprile Michele Di Stefano sarà anche il protagonista (dalle 14.30 alle 16 sul palcoscenico del Teatro Alighieri) dell’appuntamento conclusivo della VII edizione di SEMINARIA, ciclo di masterclass e workshop con i maestri della danza protagonisti della Stagione dell’Alighieri. E’ consentita anche la partecipazione come uditore. Info e iscrizioni:   promozione@ravennafestival.org / tel 342 1002345

Info e prevendite 0544 249244 – teatroalighieri.org
Biglietti: intero 12 euro / ridotto (convenzioni promotori, abbonati prosa e danza) 10 euro
Under 26 e partecipanti non-scuola, seminaria, MEME, corpo gioci e allievi scuole di danza: 5 euro

mk
Robinson

con Philippe Barbut, Biagio Caravano, Francesco Saverio Cavaliere, Marta Ciappina, Andrea Dionisi, Laura Scarpini
coreografia Michele Di Stefano
musica Lorenzo Bianchi Hoesch
scene Luca Trevisani
disegno luci Roberto Cafaggini assistenza scenica Davide Clementi
produzione mk 2014, Teatro di Roma in collaborazione con Comune di Montalto di Castro e Atcl con il contributo MiBACT

Luogo di approdo del turista definitivo ma anche laboratorio della colonizzazione, l’isola di Robinson si occupa da sempre della nostra idea dell’esotico, quell’indefinibile processo proiettivo di desideri e paure,  rimodellato oggi per essere al servizio di due grandi flussi dell’economia globale: quello migratorio e quello vacanziero. In questo spettacolo la progettualità amministratrice e normativa conferita da Defoe al suo protagonista entra contraddittoriamente in una zona di metamorfosi di fronte alla possibilità dell’innocenza originaria e di fronte allo sgretolamento dei propri limiti, causato dalla mancanza di quel termine di paragone che fonda e giustifica ogni individuo: un altro individuo, chiunque, un non-io. Anziché rifondare la civiltà, il nostro Robinson si perde nel paesaggio senza umani fin quando l’incontro  con l’altro  lo prepara ad una totale reinvenzione di se stesso, come accade nel  romanzo di Michel Tournier, Venerdì o il limbo del Pacifico.  Allo stesso modo, la coreografia  è soprattutto un atto di apprendimento rispetto ad un “fuori” di cui fare incessante esperienza.  La danza si definisce tale quando permette ad un’altra danza di esistere nei pressi: è dunque semplicemente un linguaggio adottato per l’incontro, che mantiene sempre vivo il momento dell’incontro.
È così possibile collocare l’origine e la fine di ogni danza nello spazio esterno del mondo. Ovunque.

mk

mk si occupa di coreografia e performance. Il gruppo è da subito invitato nei più importanti festival della nuova scena in Italia e all’estero con date in Giappone, Gran Bretagna, Germania, Indonesia, Stati Uniti, Spagna, Portogallo, Francia etc. e una presenza costante sul territorio nazionale. Tra le produzioni recenti le Instruction series (in collaborazione con Xing), Il giro del mondo in 80 giorni (con due danzatori della William Forsythe Company e diversi artisti italiani) Quattro danze coloniali viste da vicino e Grand Tour, indagini coreografiche in bilico tra paesaggio puro e ricostruzione tormentata dell’esotico. Impressions d’Afrique  è presentato nel 2013 al Museo Nazionale Etnografico Pigorini di Roma, alla BiennaleDanza di Venezia e al festival Short Theatre di Roma.
Nel 2014 debutta Robinson, una produzione del Teatro di Roma ospitata in febbraio al Teatro Argentina, in collaborazione con l’artista visivo Luca Trevisani, su musiche di Lorenzo Bianchi Hoesch, ora in tour. In luglio questo lavoro viene presentato con quattro allestimenti diversi presso il Museion di Bolzano. Nel maggio dello stesso anno viene riallestito per Biagio Caravano  Giuda, progetto commissionato da Antonio Latella e riproposto a Berlino all’ICI/Institute for Cultural Inquiry nel ciclo di performance “Anatopies for a Critique of Spatial Reason”. Il Festival Internazionale di Santarcangelo 2014 invita i coreografi Michele Di Stefano, Cristina Rizzo e Fabrizio Favale ad articolare con un progetto speciale la programmazione di danza del festival (Piattaforma della Danza Balinese).
Nel 2014 riceve una commissione coreografica da Aterballetto (Upper East Side, debutto ottobre) e dalla Korean National Contemporary Dance Company (Line Rangers debutto settembre Seoul).
Il gruppo è reinvitato alla BiennaleDanza di Venezia 2014 con diversi progetti: Robinson Performance (Biennale Architettura), Sahara para todos e 190 cm. ca. (con Margherita Morgantin).
Michele Di Stefano riceve nel 2014 il Leone d’Argento per la danza in occasione del nono Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia.

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