Inaugura la Stagione 2011-2012 del Teatro Regio di Torino

Inaugurazione della Stagione d’Opera e di Balletto 2011-12

BALLETTO DEL TEATRO MARIINSKIJ
DI SAN PIETROBURGO

Il meglio della danza classica inaugura la Stagione

Teatro Regio, dal 14 ottobre al 6 novembre 2011

Il 14 ottobre la danza inaugura, per la prima volta nella storia moderna del Teatro, la Stagione del Regio. Il Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo presenta ben sei titoli della grande danza classica per un totale di 22 recite che si preannunciano da tutto esaurito. Si inizia con un Omaggio a Fokin – dal 14 al 18 ottobre – che racchiude il meglio della produzione del coreografo russo, vale a dire Danze polovesiane dal Principe Igor di Aleksandr Borodin, Le Spectre de la rose di Carl Maria von Weber, La morte del cigno di Camille Saint-Saëns e Shéhérazade di Nikolaj Rimskij-Korsakov. Seguono due balletti creati da Marius Petipa: dal 21 al 25 ottobre La Bayadère di Ludwig Minkus, mai eseguito al Teatro Regio e, infine, il classico dei classici del balletto, Il lago dei cigni di Pëtr Il’ič Čajkovskij, in scena dal 28 ottobre al 6 novembre. Tra le star del Mariinskij presenti a Torino segnaliamo: Ekaterina Kondaurova, Ul’jana Lopatkina, Alina Somova, Viktorija Terëškina, Evgenij Ivančenko, Igor’ Kolb, Danila Korsuncev e Vladimir Škljarov. Le musiche saranno eseguite dal vivo dall’Orchestra del Teatro Regio, che nell’Omaggio a Fokin sarà diretta da Mihail Agrest; nelle Danze polovesiane è anche prevista la partecipazione del Coro del Regio istruito dal maestro Claudio Fenoglio.
Una grande bouffe per gli amanti del balletto classico che il Teatro Regio offre nel 2011, proclamato “Anno della cultura e della lingua italiana in Russia e della cultura e della lingua russa in Italia”; una serie di appuntamenti immancabili che ruotano idealmente intorno al tema dell’amore, filo conduttore anche della programmazione operistica, che avrà inizio a dicembre con la messa in scena di Fidelio (9-18/12) di Ludwig van Beethoven nel nuovo allestimento firmato dal regista Mario Martone, sul podio il maestro Gianandrea Noseda che prosegue così l’ideale omaggio a Beethoven iniziato a settembre con l’esecuzione integrale delle Sinfonie. Con Fidelio riprendono le trasmissioni in diretta su Rai-Radio3 di tutte le opere della Stagione. A gennaio (10-22), Tosca di Giacomo Puccini sarà presentata in un nuovo allestimento con la regia di Jean-Louis Grinda, la direzione del Maestro Noseda e un cast stellare: Svetla Vassileva, Marcelo Álvarez e Lado Ataneli. A febbraio (1-12) andrà in scena L’angelo di fuoco di Sergej
Prokof’ev in un allestimento del Teatro Mariinskij, mai visto in Italia, sul podio uno dei più grandi interpreti del repertorio russo: Valery Gergiev; la regia è di David Freeman. Tra febbraio e marzo si intrecceranno quattro recenti produzioni del Regio: Il barbiere di Siviglia (19-26/2) di Gioachino Rossini, Madama Butterfly (21-28/2) e La bohème (6-17/3) di Giacomo Puccini; infine Rigoletto (14-20/3) di Giuseppe Verdi. Ad aprile(10-22) sarà in scena Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart nell’allestimento memorabile di Ettore Scola, la direzione sarà affidata al maestro Christopher Franklin.
A maggio (16-30) torna, dopo dieci anni, Norma di Vincenzo Bellini, la regia è di Alberto Fassini, sul podio il giovane, e già affermatissimo, direttore Michele Mariotti. La Stagione si concluderà con Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi (19/6 – 1/7) presentato con un grande cast internazionale formato da Gregory Kunde, Gabriele Viviani, Oksana Dyka, Marianne Cornetti e Serena Gamberoni. Sul podio un direttore di grande esperienza nel repertorio verdiano come Renato Palumbo.
Questa in sintesi la Stagione 2011-2012, una Stagione che ci auguriamo possa preludere a tempi più certi in tema di finanziamenti pubblici e che continua ad avvalersi del contributo dei Partner che contribuiscono alla realizzazione delle nostre produzioni e dell’importante sostegno dei Soci della Fondazione Teatro Regio, tra i quali siamo lieti di annunciare l’ingresso, come nuovo Socio Fondatore, della Società Reale Mutua di Assicurazioni a partire da gennaio 2012.

Ad ottobre quindi una magnifica occasione per ammirare Il Balletto del Mariinskij, la mitica compagnia di danza, esempio di straordinaria tecnica e inarrivabile disciplina, nata nel 1738 per volere dell’imperatrice Anna Johannovna che fondò a San Pietroburgo prima una scuola, lo storico Istituto Teatrale Imperiale – oggi Accademia Vaganova – e poi una compagnia di professionisti nelle cui fila, in quasi 300 anni di storia, sono cresciuti e hanno lavorato tutti i più grandi ballerini russi come Anna Pavlova, Vaclav Nižinskij, Rudolf Nureyev, Natalija Makarova e Michail Baryshnikov, solo per citarne alcuni.
I quattro balletti che compongono l’Omaggio a Fokin (14-18/10), quasi tutti creati per i Ballets Russes di Djagilev, sono indubbiamente i quattro più grandi successi del danzatore e coreografo Michail Fokin, rivoluzionario creatore di balletti ispirati da un reale desiderio di innovazione verso una danza più aderente alla realtà. Le Danze polovesiane, con le scene e i costumi di Nikolaj Roerich, furono un trionfo fin dal debutto al Théâtre Châtelet di Parigi nel 1909 dove, attraverso la danza impetuosa dei guerrieri e le movenze sensuali delle schiave, andò in scena il ritratto di una Russia pagana e selvaggia. Il brano è tratto dall’opera Il principe Igor di Aleksandr Borodin, la storia è ambientata nel XII secolo, quando la Russia subì un’invasione da parte della tribù mongola dei Polovesiani e sono le danze che il
khan Končak offre al principe Igor, suo nobile prigioniero. Le Spectre de la rose, su musica di Carl Maria von Weber orchestrata da Berlioz, scene e costumi di Léon Bakst, debuttò all’Opéra di Montecarlo nel 1911 in occasione del centesimo anniversario della nascita del poeta Théophile Gautier, ai cui versi la storia si ispira: il sogno di una fanciulla che, giunta a casa dopo il ballo, si addormenta sfinita su una poltrona stringendo una rosa in mano; nel sogno lo spirito del fiore diventa un bel giovane che balla con lei fino al suo risveglio. La morte del cigno, in scena per la prima volta a Pietroburgo nel 1907, coreografato sulla musica di Camille Saint-Saëns dal Carnaval des animaux, è legato indissolubilmente alla sua prima interprete femminile Anna Pavlova e alla sua danza delicata, eterea e fragile. Ispirato ai Racconti delle mille e una notte, Shéhérazade, su musica di Nikolaj Rimskij-Korsakov, debuttò all’Opéra di
Parigi nel 1910, in scena una coppia strepitosa di danzatori: Ida Rubinstein nelle vesti della splendida sultana Zobeide e Vaclav Nižinskij lo schiavo che, con la sua danza sensuale, aggressiva e felina, fa perdere la testa, nella finzione alla sultana, e nella realtà sconvolse il pubblico parigino con l’assoluta novità dei suoi gesti.
Nominato maestro di ballo principale nel 1869, Marius Petipa, ballerino e grande coreografo, seppe elevare il livello qualitativo della Compagnia mescolando abilmente la grazia della scuola francese e il virtuosismo di quella italiana e plasmando le grandi ballerine della generazione a cavallo tra Ottocento e Novecento (Kšesinskaja, Preobraženskaja, Egorova); ma soprattutto creò coreografie indimenticabili, da Don Chisciotte a Bayadère, da Schiaccianoci a Lago dei cigni e Bella addormentata. Esotismo, promesse amorose tradite, sentimentalismo, romanticismo, sensualità, tutto questo e molto di più, come la magia del ballet blanc, la danza delle baiadere morte, si ritrova nei tre atti intensi de La Bayadère (21-25/10) su musica di Ludwig Minkus.
Il Balletto del Mariinskij chiuderà il suo soggiorno torinese (28/10-6/11) con il classico tra i classici: Il lago dei cigni con la coreografia di Petipa e Ivanov su musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Uno dei più noti, acclamati, amati e anche parodiati balletti del diciannovesimo secolo. Un successo di fama planetaria che incarna tutti gli ideali del tardo Romanticismo: un principe combattuto tra l’ideale di un amore puro e la passione carnale, con due personaggi femminili agli antipodi: la pura Odette e la perfida Odille e, mentre la prima porta sul palcoscenico una danza eterea e raffinata, la seconda stupisce con i virtuosismi più estremi.
I biglietti in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio – Tel. 011.8815.241/242, presso Infopiemonte-Torinocultura (numero verde: 800.329329), on line su vivaticket.it e ticket.it. e telefonicamente con carta di credito al numero 011.8815.270. Info: tel. 011.8815.557 e teatroregio.torino.it.