Hip Hop from Taiwan

“YO GEE TI” IN PRIMA NAZIONALE A REGGIO EMILIA

Mourad Merzouki, acclamato in Francia come coreografo per eccellenza dell’hip-hop, dà un’impronta asiatica alla danza contemporanea, integrando alcuni ballerini di Taiwan nella sua Compagnia Käfig. Teatro Ariosto venerdì 28 marzo ore 20.30.

I dieci ballerini e ballerine si muovono come se i loro corpi fossero di seta, su un palco fatto di corde e di luce: meditativi, assorti ma anche con un’energia martellante. Mourad Merzouki, acclamato in Francia come coreografo per eccellenza dell’hip- hop, dà un’impronta asiatica alla danza contemporanea, integrando alcuni ballerini di Taiwan nella sua Compagnie Käfig e affidando la realizzazione dei costumi allo stilista Johan Ku. La sua opera Yo Gee Ti, che in cinese significa «oggetto organico», in scena in prima nazionale venerdì 28 marzo, ore 20.30 Teatro Ariosto a Reggio Emilia, è una fiaba fantastica creata dalla fusione dell’arte dei tessuti con i corpi che fluiscono in modo organico, infinitamente duttili ma estremamente centrati.

Quando era ballerino, spiega Mourad Merzouki, era un mix tra Baryshnikov, Storm e Charlie Chaplin. Anche in veste di coreografo non si lascia ispirare da un’unica corrente stilistica, ma dalla fusione di diverse discipline e dallo scambio tra le varie culture della danza. Yo Gee Ti ha riscosso un grande successo sia a Taiwan che in Francia.
Scrive lo stesso Mourad Merzouki: “Risale a un primo viaggio a Taiwan, nel corso della tournée di Recital, il progetto di collaborazione con il National Chiang Kai-Shek Cultural Center. Fui sedotto dall’energia dei danzatori locali che quel giorno dividevano con noi il palcoscenico. Decisi quindi di aprirmi a quella che per me era una nuova cultura, ricchissima di tradizioni ancestrali ma allo stesso tempo ancorata ad una modernità estrema. L’incontro con “l’Altro” è per me sempre fonte d’ispirazione. Il rapporto con “l’Estraneo” è necessariamente e intrinsecamente differente – la barriera linguistica ci costringe a pensare diversamente, il linguaggio del corpo prevale su ogni altra forma di comunicazione. Il pudore e il riserbo che si provano nei confronti dell’altro finalmente trascendono in un nuovo linguaggio formato dalla gestualità dei corpi abituati e plasmati di culture che vanno così ad arricchirsi e miscelarsi. Cambia quindi il mio rapporto con i danzatori, la musica, lo spazio. Questo trinceramento che cerco di provocare in me, anima il mio processo creativo: sono curioso di poter trovare il perno tra la le caratteristiche della mia danza e la danza taiwanese, inevitabilmente così differente dalla mia per corporeità, influenze, formazione. Lo spettacolo coinvolge in modo equilibrato danzatori taiwanesi e francesi. Nel corso della creazione, pur appoggiandomi ad alcuni storici collaboratori, ho lavorato per la prima volta con un giovane designer incontrato a Taiwan, restai fortemente affascinato dalla genialità delle sue creazioni, costumi scolpiti nella lana, opere veramente incredibili. Lo sforzo che il danzatore compie nel costume che indossa, mi ha spinto alla ricerca del ritmo ad un altro livello. Partendo da questo concetto, sogno d’avviare un rapporto nuovo rispetto al movimento, inscrivendo così la danza in un altro spazio.

Compagnia Käfig

Käfig, che significa gabbia, in tedesco e in arabo, è anche il titolo della pièce che il coreografo Mourad Merzouki presenta per la prima volta a “Rencontres urbaines de la Villette” nel 1996, nel corso della quale ottiene già un grande riconoscimento da parte di pubblico e critica. Ma è il 1998 che vede l’esplosione della compagnia con Récital, strabiliante incontro tra l’hip hop e il concerto classico, che conferma l’originalità della sua linea artistica e che porta ad una tournée di tre anni a livello internazionale. Dal 1996 Mourad Merzouki non smette di rinnovare il linguaggio dell’hip-hop provocandolo, sdoganandolo dal suo significato meramente sociale per portarlo sulla scena, con una grande diversità coreografica, scenografica ed estetica. Käfig è, attualmente, una delle più importanti compagnie di hip-hop in Francia e s’impone per uno stile unico, nutrito di uno spirito d’apertura verso altri linguaggi coreografici ed artistici.

Lontano da tutti gli stereotipi sociali e senza rinnegare le proprie origini, la Compagnia ha permesso all’hip-hop di andare alla conquista di un pubblico eterogeneo, così come eterogenei sono tra loro gli stessi ballerini.

Un lavoro di ampio respiro che permette al coreografo di rivendicare, ad ogni pièce, la creazione di uno spettacolo totale.

Mourad Merzouki

Nato a Lione nel 1973, inizia a 7 anni lo studio delle arti marziali e circensi. A 15 anni scopre la cultura hip-hop che lo avvicina al mondo della danza. Continua a sviluppare la sua gestualità hip-hop ed allo stesso tempo si confronta con altri linguaggi coreografici: Maryse Delente, Jean François Duroure e Josef Nadj. La ricchezza del suo percorso lo spinge a realizzare progetti artistici che lo portano a sdoganare l’hip-hop da semplice disciplina “della strada” ad una dimensione teatrale. Infatti nel 1989 assieme ad amici di strada crea la compagnia Accrorap che, nel 1994, presenta Athina, alla Biennale de la Danse de Lyon. Un autentico successo che porta l’hip-hop dalla strada al teatro, senza per questo perdere la sua identità. La prima tournée li porta nei campi dei rifugiati in Croazia, durante la guerra. Capiscono, allora, che la danza può essere un potente mezzo di comunicazione in circostanze difficili ed estreme. Nel 1996 Merzouki decide di fondare una sua compagnia, chiamandola Käfig. Nel 2004 riceve l’onorificenza di Cavaliere delle Arti e delle Lettere dal Ministero della Cultura e della Comunicazione. Nello stesso anno è premiato come miglior coreografo emergente al Festival Internazionale della Danza di Wolfsburg in Germania, a fianco di altri premiati illustri come Sidi Iarbi Cherkaoui, Tero Saarinen, Maurice Béjart. A partire dalla stagione 2010, è direttore del CCN Centre Chorégraphique National de Créteil et du Val-de-Marne, dove la compagnia prosegue la sua attività.