DaCru a Ravenna

Kaze Mononoke: il vento, i petali di ciliegio e la contaminazione di DaCru Dance Company
Sabato 8 (20.30) e domenica 9 febbraio (15.30) la Stagione di Danza del Teatro Alighieri propon

e uno spettacolo che non si può ‘costringere’ in un unico genere ma che è frutto della contaminazione artistica dei DaCru Dance Company, un progetto nato dall’unione dei due danzatori e coreografi più rappresentativi del panorama della danza urbana italiana: Marisa Ragazzo e Omid Ighani. I DaCru racconteranno con modalità estremamente singolari una delle più affascinanti tradizioni giapponesi, la fioritura dei ciliegi, in Kaze Mononoke, ossia Il vento e i petali di ciliegio. Una narrazione fatta di inganni visivi, che si snoda attraverso un linguaggio tecnico che passa dall’hip hop theatre, al contemporaneo, ai più estremi e innovativi codici di linguaggio artistico in cui i danzatori interagiscono con ciò che accade alle loro spalle, la proiezione di immagini – visual artist Samar Khorwash – pensata come ad una voce muta che racconta, descrive e sottolinea la vita, ora di un petalo ora d’un sentimento.

Un incanto da raccontare e soprattutto da vivere come l’hanami: la fioritura dei ciliegi incanta gli uomini che, estasiati, si lasciano cadere addosso i fragili petali spinti dal vento. Protagonisti sono il vento (Kaze) e i petali che, cadendo al suolo con una velocità di 5 cm al secondo, diventano, per la brevità della loro esistenza, per la delicatezza e il loro colore pallido, simbolo di fragilità e di bellezza estrema. Con una danza frutto di una sorprendente contaminazione tra hip hop theatre, danza contemporanea, house, jazz rock, breaking e linguaggi artistici innovativi, i DaCru – Samar Khorwash, Paolo Ricotta, Serena Stefani, Claudia Taloni, Afshin Varjavandi, Tiziano Vecchi – raccontano questa tradizionale usanza giapponese. Un racconto poetico e lieve che i danzatori della DaCru Dance Company scrivono sulla scena, uno spazio bianco ed essenziale dove, carezzati da una brezza costante, mutano se stessi rapidamente e continuamente, perché questo fa il vento, spinge qualsiasi cosa al movimento, anche i sentimenti e gli umori. “Kaze Mononoke” si divide in quattro capitoli, in un viaggio all’indietro a scoprire i ricordi dell’inverno, candido e quieto, dell’autunno che tinge tutto di rosso e di giallo struggente e melanconico, dell’estate luminosa, dolente e carica del canto delle cicale. Uno spettacolo di grande fascino sottolineato dalle musiche, tra gli altri, dei Monster, dei Bon Iver, di Steve Reich e dei Radiohead.

Marisa Ragazzo e Omid Ighani iniziano la loro collaborazione artistica nel 1996, mescolando sistematicamente le personali curiosità artistiche, il proprio background, i propri talenti, attenti a mantenere integre le diversità e spesso riuscendo ad esaltarle. La loro diversa formazione artistica, accademica per Marisa (Prebil, Trayanova, Lupov, Peter Goss, Sebron) e street per Omid (freestyler, come molti talenti nati e cresciuti nella cultura hip hop degli anni ’80), produce un codice artistico fortemente innovativo e di certo singolare. Innamorati entrambi della sperimentazione estrema e delle contaminazioni di stili e linguaggi, creano una dimensione coreografica insolita, restando allo stesso tempo assolutamente raggiungibili. Amano la velocità, il virtuosismo tecnico, la fusione dello spazio teatrale con il codice artistico della strada, dalla quale attingono le spinte verso l’arte nei diversi suoi aspetti, cosa che li porta spesso a collaborare con musicisti underground e visual artist. Il loro primario obiettivo resta quello di uscire dagli spazi convenzionali, attraverso originalità, invenzione, innovazione e ricerca. Nel 1996 Marisa Ragazzo e Omid Ighani aprono due scuole di formazione professionale di hip hop, tutt’ora in attività, CMY nel Lazio ed in Sardegna, alle quali si aggiungono, negli anni, altre 8 sedi condivise nell’organizzazione con Cruisin‘ Arts (MC Hip Hop School: Milano, Verona, Jesi, Firenze, Roma, Bari, Catania, Cagliari), ed una scuola di specializzazione per il Video Dance e l’House (Cruisin’ Urban Dance Hdemy a Modena e Roma).

Info e prevendite: tel. 0544 249244 – tickets@teatroalighieri.org
Biglietti: da 8 a 28 euro / Speciale giovani: 5 euro per gli under 14 accompagnati da un adulto e riduzione del 50 % per i ragazzi fino a 18 anni.

SEMinARIA: domenica 9 febbraio dalle 10 alle 12 il laboratorio coreografico con Marisa Ragazzo
Nell’ambito delle iniziative dedicate alla scuola promosse dalla Fondazione Ravenna Manifestazioni si rinnova l’appuntamento con SEMinARIA il calendario di incontri, laboratori e master class con gli artisti e le compagnie di danza protagonisti della stagione del Teatro Alighieri. Dopo la master class di Patricia Vasquez il secondo appuntamento è con Marisa Ragazzo, fondatrice con Omid Ighani di DaCru Dance Company, domenica 9 febbraio dalle 10 alle 12 (sempre sul palcoscenico del Teatro Alighieri). Il Laboratorio è indirizzato a danzatori di varia estrazione, dal contemporaneo, all’hip hop e al modern: una classe assolutamente open che nasce dal concetto di contemporaneità di gesti e movimenti fortemente legati al mood metropolitano. Marisa Ragazzo dal 1997 dirige l’MC Hip Hop School, il corso di formazione professionale di Cruisin Art’s, e l’Urban Dance Hdemy; estremamente riconoscibile per lo stile singolare, insegna escludendo qualsiasi tipo di barriera, sperimentando fusioni e sperimentazioni pur restando fedele al codice tecnico delle danze urbane. Al termine della classe vi è anche la possibilità di assistere al riscaldamento dei ballerini prima dello spettacolo.
Info e iscrizioni: Maria Rosaria Valente – gruppi@ravennafestival.org – tel. 0544 249225 – 342 1002345
L’iscrizione al laboratorio ha il costo di 15 euro, ed è inoltre consentita la partecipazione come uditore (5 euro).