Coppelia del Maggio Fiorentino in trasferta a Bologna

COPPÉLIA
Balletto in un atto e tre quadri
Musica di Léo Delibes
(su base registrata)

OTTAVO TITOLO DELLA STAGIONE D’OPERA E BALLETTO 2013
DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

Lo spettacolo si realizza sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.

Martedì 17 settembre 2013 alle ore 20.00, nella Sala Bibiena del Teatro Comunale di Bologna, va in scena Coppélia, balletto pantomimico in un atto e tre quadri su libretto di Charles Nuitter e Arthur Saint-Léon dal racconto L’uomo della sabbia di E. T. A. Hoffmann su musica di Léo Delibes (su base registrata).

Il balletto, ottavo titolo della Stagione d’Opera e Balletto 2013 del Teatro Comunale di Bologna, è un allestimento del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

Coreografia, drammaturgia, scene e costumi di Giorgio Mancini.
Ideazione dello spazio scenico Gabriele Vanzini.
Light designer Gianni Mirenda.

Corpo di Ballo del Maggio Musicale Fiorentino:
Silvia Azzoni/Federica Maine nel ruolo di Coppélia;
Letizia Giuliani nel ruolo di Svanilda;
Alessandro Riga nel ruolo di Franz;
Leone Barilli/Antonio Guadagno nel ruolo di Coppélius.

Gli automi:
Silvia Cuomo nel ruolo di Don Chisciotte;
Linda Messina nel ruolo del cigno bianco;
Kristina Grigorova nel ruolo di Giselle;
Cristiano Colangelo nel ruolo dello spettro della rosa;
Antonio Guadagno/Pierangelo Preziosa nel ruolo del Fauno;
Fabrizio Pezzoni nel ruolo di Petruska;
Duccio Brinati nel ruolo di Albrecht.

Le amiche: Linda Messina, Silvia Cuomo, Gaia Mazzeranghi, Kristina Grigorova, Ilaria Chiaretti, Margherita Mana.
Gli amici: Cristiano Colangelo, Michelangelo Chelucci, Fabrizio Pezzoni, Zhani Lukaj, Duccio Brinati, Pierangelo Preziosa, Paolo Arcangeli.

Coppélia, capolavoro della danza andato in scena per la prima volta all’Opéra National de Paris il 25 maggio 1870, ebbe sin da subito un enorme successo, forse grazie al fatto che i temi romantici sin lì abusati lasciano qui lo spazio alle avventure, intrise di lieve umorismo, di una bambola meccanica e delle sue briose danze di carattere. Coppélia, per certi aspetti, chiude infatti l’epoca del grande balletto romantico, aprendo una fase nuova della danza europea.
Sul piano prettamente tecnico, Coppélia segna anche la definitiva consacrazione dello sviluppo della tecnica delle punte e della crisi profonda della danza maschile, relegando i ballerini alla funzione di mimi e nei ruoli di carattere. Lo stesso personaggio principale maschile del balletto venne affidato a una donna en travesti.
Tra le versioni più famose del balletto possiamo certamente citare quella di Roland Petit, una sorta di analisi trasversale della storia di Hoffmann, una reinvenzione moderna e forse autobiografica.

Il coreografo Giorgio Mancini, appena nominato nuovo Responsabile artistico di MaggioDanza, uno dei più importanti corpi di ballo italiani, ricrea la celebre coreografia tratta dal capolavoro di Hoffmann dando vita ad una versione più vicina al testo originale, e restituendo una visione più psicologica dei personaggi. “Ho riletto – spiega Mancini nelle note di coreografia – e studiato tanto la storia del romanzo quanto la drammaturgia del balletto, e ho cercato di trasferire alcuni tratti dell’uno e dell’altro nella mia coreografia – alla quale ho dato uno spirito poetico – che rappresenta, idealmente, la summa dei due volti, uno letterario e l’altro ballettistico, di Coppélia”.
Andata in scena al Teatro San Carlo di Napoli nel 2009, la Coppélia di Giorgio Mancini viene ricreata per il Corpo di Ballo del Maggio Musicale, con cui Mancini ha già precedentemente lavorato con reciproca soddisfazione. Rispetto alla versione napoletana, la Coppélia presentata ora al Teatro Comunale ha subito, nella partitura, qualche taglio musicale ed è priva di intervallo.

Coppélia, dopo il debutto martedì 17 settembre, replica mercoledì 18 settembre (ore 20.00, Turno A), giovedì 19 settembre (ore 20.00 Turno B), venerdì 20 settembre (ore 20.00, Turno C), sabato 21 settembre (ore 15.30, Turno Pomeriggio; ore 20 Turno Domenica).

In occasione delle recite di Coppélia nel Foyer Respighi del Teatro saranno esposte le foto della prova generale dell’opera, realizzate da Rocco Casaluci.

AL COMUNALE

Martedì 14 dicembre, alle ore 20.30, con il balletto Coppelia si chiude la stagione 2010 del Teatro Comunale di Bologna.
Tratto da uno dei Racconti notturni di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, – Der Sandmann (L’uomo di sabbia) – Coppélia ou la fille aux yeux d’émail, ha una trama complessa da cui i librettisti Charles Nuitter e Arthur de Saint-Léon estrapolarono lo scenario del gabinetto del Dr. Coppelius, sorta di mago e sperimentatore misterioso, che inventa una bambola meccanica di cui si invaghisce lo studente Franz.
La protagonista della prima rappresentazione all’Opéra di Parigi (25 maggio 1870), Giuseppina Bozzacchi (nel ruolo di Swanilde) ebbe un destino tragico. Le recite di Coppélia furono interrotte dal tragico volgere della guerra franco-prussiana: la devastante sconfitta militare, l’assedio di Parigi e la Comune ridussero la città alla fame e la povera Bozzacchi morì di vaiolo. Per il ruolo di Franz, fin dalla prima, fu scelta una donna, Eugénie Fiocre, che ballava en travesti.
Al Comunale la Compagnia di Balletto Maggio Danza si esibirà nella coreografia di Evgenij Polyakov, ambientata nella produzione che arriva dal Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.
Sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna salirà Ryuichiro Sonoda.
Lo spettacolo è realizzato grazie al contributo di UGF.

Repliche: 15, 16, 17, 18 (alle ore 15.30 e alle 20.30) e 19 dicembre. Tutte le recite hanno inizio alle ore 20.30, tranne quella della domenica 19 che ha inizio alle 15.30.

Infoline: 051-529958

A Firenze: Mercoledì 22 dicembre 2010, ore 20.30, Giovedì 23 dicembre, ore 15.30  e 20.30, Venerdì 24 dicembre, ore 15.30

ATTO I.

Piazza di una città universitaria. Una coppia di innamorati, Clara e Nataniele, passeggia felice in un allegro pomeriggio di festa. Gruppi di studenti affollano la piazza con animata spensieratezza, in un clima in cui s’intrecciano dichiarazioni d’amore e gelosie, sfide e ripicche. Sopraggiunge un venditore d’occhiali, Coppelius, che, distribuendo strani apparecchi da vista, raggela e incupisce l’atmosfera generale. Solo Nataniele è attratto dal fascino misterioso dell’uomo, il quale lascia la piazza trascinandosi dietro, quasi per incanto, tutta la stordita brigata. Ma ecco arrivare il noto scienziato Spallanzani a braccetto con la figlia Coppelia. Nataniele sembra provare un’improvvisa attrazione per la fanciulla e chiede a Spallanzani di esserle presentato. Clara, sconvolta dalla gelosia, esige spiegazioni, ma il litigio fra i due giovani è interrotto dal ritorno degli studenti. L’uomo-tempo, uno dei più straordinari automi di Spallanzani, invita i ragazzi a una festa che sarà tenuta nell’abitazione dello scienziato per presentare ufficialmente in società Coppelia. Scende la sera: Clara e Nataniele proseguono nella passeggiata, anche se la loro intesa pare compromessa. Nataniele, come afferrato da una forza misteriosa, abbandona improvvisamente Clara ed entra in casa di Spallanzani.

ATTO II.

Interno di casa Spallanzani. Coppelius e lo scienziato danno gli ultimi ritocchi alla loro creazione. Il padrone di casa presenta agli invitati alcuni automi ingegnosissimi – la televisione, il telefono, il grammofono – suscitando lo stupore e l’ammirazione degli astanti. Al culmine della festa Spallanzani introduce Coppelia, fanciulla dalla bellezza gelida e accattivante. Nataniele prova un’attrazione ancora più forte per la strana creatura: spinto da un irrefrenabile impeto d’amore, l’abbraccia e si getta con lei in una danza vorticosa. I convitati, insospettiti dal comportamento e dagli strani movimenti di Coppelia, scoprono la sua vera identità: anche la fanciulla non è altro che un automa creato da Spallanzani. Tutti si fanno beffe della passione amorosa di Nataniele. Scoppia allora una lite furibonda fra Spallanzani e Coppelius, i quali si contendono la paternità di Coppelia. Durante lo scontro la bambola meccanica viene distrutta. Nataniele, disperato, perde la ragione e si uccide.
EPILOGO. Sono trascorsi dieci anni. Clara è felicemente sposata ed è madre di due bambini. La sua vita di perfetta padrona di casa l’ha però trasformata in una specie di automa: i suoi movimenti e i suoi gesti sono caratterizzati da una paurosa monotonia meccanica. Appare Coppelius. Uno dei bambini, affascinato dal misterioso e inquietante venditore d’occhiali, lo segue.

A Natale è tradizione che le famiglie vadano a teatro, tutti insieme, figli e genitori, nonni, zii e cugini, per assistere ad un grande spettacolo di danza.
Quest’anno, a Firenze, il Balletto delle Feste è Coppélia, la storia magica e strana di un ragazzo che si innamora di una bambola meccanica, così perfetta da sembrare vera.
I bambini resteranno affascinati dai costumi pazzi e colorati dei ballerini, travestiti anche da cane, da televisore e da telefoni, e dalle scene in cui mille occhi blu alludono agli occhi di smalto di Coppélia, che portano la firma del famoso ed eccentrico pittore spagnolo Sigfrido Martin-Begué.
I grandi potranno ammirare i virtuosismi di MaggioDanza e la tecnica impeccabile di tutti gli interpreti nel rendere la fantasiosa coreografia dell’indimenticabile Polyakov in quello che è ormai un classico nel repertorio della Compagnia, cogliere nell’allestimento i riferimenti surreali a De Chirico e alla pittura dadaista, e ascoltare dal vivo la bella musica di Delibes suonata dall’Orchestra del Maggio.
Per un giorno a Teatro divertente e poetico che nessuno dimenticherà più.