Apre la stagione di Danza ravennate


Il Balletto Nazionale della Georgia apre la stagione Danza con un vortice di energia e ritmo
sabato 17 e domenica 18 al Teatro Alighieri di Ravenna il folklore georgiano di “Sukhishvili “

Ad una settimana dall’inaugurazione della stagione d’opera sabato 17 dicembre alle ore 20,30 (replica domenica 18 alle 15,30) il sipario del Teatro Alighieri si apre sulla stagione di danza con uno spettacolo di grande calore e colore, protagonista uno dei più famosi complessi coreografici del mondo, il Balletto Nazionale della Georgia. “Sukhishvili” è il titolo di un programma interamente dedicato alle danze folcloristiche georgiane.

Fondata a Tbilisi nel 1945 da Nina Ramishvili e Iliko Sukhishvili, la compagnia è ora giunta alla terza generazione mantenendo viva una tradizione ricca e variegata che ha ispirato grandi coreografi tra i quali Marius Petipa. Sul palcoscenico la storia di questo straordinario popolo raccontata attraverso le esibizione caratterizzate da uno straordinario vigore per quanto riguarda gli uomini e da un delicato e raffinato lirismo per quanto riguarda i gruppi femminili. All’atletismo del corpo di ballo maschile che brilla per virtuosismi tecnici da capogiro, con movimenti in perfetta sincronia, piramidi umane, salti energici e circoli concentrici con tanto di sciabole o pugnali, risponde la leggerezza eterea delle movenze femminili di donne idealizzate con atteggiamenti ieratici che sembrano uscire da un affresco, donne raffinate e irraggiungibili. Tra queste estremità, la potenze delle danze maschili e la dolcezza di quelle femminili, una serie di danze di corteggiamento dove gli uni e le altre si sfiorano appena, in un atmosfera riscaldata dai musicanti che dal vivo animano la scena colorata dagli sfarzosissimi costumi.

Nel raccontare le tradizioni di queste terre le coreografie di Iliko Sukhishvili Sr., Nina Ramishvili e Iliko Sukhishvili Jr. propongono i temi folcloristici di ogni regione, dalla Danza di Guerra “Khorumi”, una delle danze georgiane più famose, alla danza delle amazzoni, dalla danza medievale di cerimonia alla Danza comica degli artigiani di Tbilisi. In programma anche nuove coreografie ispirate alla tradizione ma rivolte al futuro senza tralasciare però i simboli della tradizione georgiana come il passo maschile sulle punte, “tzeruli” tipico dei danzatori del Caucaso, un’abilità che affonda le sue origini non in un vezzo estetico-stilistico bensì in una necessità fisica che ricorda gli scoscesi pendii dei monti del Caucaso che, con i suoi strettissimi sentieri, costringeva gli uomini a camminare sulla punta dei piedi per non precipitare nei burroni. Un programma serratissimo di balletti che da decenni incanta il pubblico internazionale, raccontando la storia e le radici di questo antico popolo. Anche l’Italia ha sempre accolto con entusiasmo il Balletto Nazionale della Georgia a partire dal debutto della compagnia al Teatro alla Scala negli anni Sessanta, ai successi collezionati al Teatro Carlo Felice di Genova, al San Carlo di Napoli, alla Fenice di Venezia e al Maggio Fiorentino. Un successo che passa dai delicati virtuosismi d’assieme, dalla spericolatezza delle danze-duello, dalla tecnica impeccabile e dalla bellezza dei costumi firmati dal migliore scenografo e costumista sovietico, il georgiano Simon Virsaladze – vincitore del “Premio Lenin”, collaboratore prediletto di Grigorovich e autore del décor dei più celebri balletti del Bolshoj che è riuscito a riprodurre con filologica vivezza, i tipici costumi delle molte regioni della Georgia.

La Stagione d’opera e danza del Teatro Alighieri di Ravenna è realizzata con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e il determinante sostegno di Cmc Ravenna e Unicredit.

Biglietti da 8 a 28 euro (ridotto giovani fino a 26 anni da 6 a 18 euro).
Info e prenotazioni: 0544 249244 – teatroalighieri.org