Al T° Valli il ritorno di Preljocaj in prima italiana

IL RITORNO DEL BALLET PRELJOCAJ A REGGIO EMILIA

Sabato 9 febbraio, ore 20.30, Teatro Valli “Ce que j’appelle oubli”, in prima italiana, una riflessione politica sulla violenza sociale e un’ espressione di empatia verso un corpo-vittima.

Venerdì 8 febbraio al Let’s Dance Masterclass per danzatori di livello avanzato con Fabrizio Clemente del Ballet Preljocaj

Ce que j’appelle oubli, in prima italiana, vede il ritorno a Reggio Emilia del Ballet Preljocaj, del coreografo franco-albanese Angelin Preljocaj, che sabato 9 febbraio, ore 20.30, al Teatro Valli presenta una coreografia che è al tempo stesso una riflessione politica sulla violenza sociale e una espressione di empatia verso un corpo-vittima.
In questa nuova esperienza, il coreografo sceglie di integrare il testo di Laurent Mauvignier, Ce que j’appelle oubli, opera di finzione ispirata a un fatto realmente accaduto in un supermercato di Lyon. E’ la storia di un giovane uomo picchiato a morte da quattro agenti per aver bevuto sul posto, senza passare dalla cassa, una lattina di birra.
“Si tratta di un’unica frase, una lunga frase interminabile che intreccia il gioco dei corpi e la struttura letteraria in modo radicale – spiega Angelin Preljocaj – Questa materializzazione della carne rende il testo molto sensuale, animato dal corpo e con consistenze molto diverse; il corpo diventa aggressivo, vivo, violento, lascivo, sensuale, malsano, innamorato. Ho pensato che la danza poteva impadronirsi del soggetto mettendo il racconto in prospettiva e manifestando una scrittura coreografica specifica. Ovviamente, bisogna far sentire anche il testo, estremamente radicale, nella sua inesorabilità, nella sua bellezza e nelle sue emozioni.”
Ce que j’appelle oubli è il terzo “saggio letterario” di Preljocaj: dopo il primo del 1996, quando commissiona a Pascal Quignard un racconto, L’Anoure, in vista di una sua coesistenza con la danza; e dopo il secondo del 2009, quando dà vita a un progetto completamente diverso ed è lui stesso a gettarsi a corpo perduto dicendo e danzando il testo di Jean Genet, Le funambule.

Venerdì 8 febbraio 2013, dalle 15 alle 17, al Let’s Dance di Reggio Emilia Masterclass con Fabrizio Clemente, danzatore del Ballet Preljocaj rivolta a danzatori di livello avanzato.

Nato in Francia nel 1957 da genitori albanesi, Angelin Preljocaj ha iniziato a studiare danza classica prima di rivolgere la propria attenzione alla danza contemporanea con Karin Waehner. Nel 1990 si è trasferito a New York per lavorare con Zena Rommett e Merce Cunningham; poi, ha continuato i suoi studi in Francia con la coreografa americana Viola Farber e Quentin Rouillier. Successivamente, ha lavorato con Dominique Bagouet fino alla creazione della sua Compagnia nel dicembre 1984. Da allora ha creato 45 coreografie.

Angelin Preljocaj ha lavorato spesso con altri artisti, quali Enki Bilal (Romeo e Giulietta, 1990), Goran Vejvoda (Paysage après la bataille, 1997), Air (Near Life Experience, 2003), Granular Synthesis (N, 2004), Fabrice Hyber (Les 4 saisons…, 2005), Karlheinz Stockhausen (Eldorado – Sonntags Abschied, 2007), Jean Paul Gaultier (Biancaneve, 2008), Constance Guisset (Le funambule, 2009), Claude Lévêque (Siddharta, 2010), Laurent Garnier e Subodh Gupta (Suivront mille ans de calme, 2010)…

Le sue creazioni sono entrate nel repertorio di prestigiose compagnie, dalle quali ha ricevuto anche delle commissioni, è il caso del Ballet de l’Opéra National de Paris, del Teatro alla Scala di Milano e del New York City Ballet.

Ha realizzato dei cortometraggi (Le poster, Idées Noires nel 1991) e numerosi film, tra i quali Un Trait d’Union e Annonciation (1992 e 2003) per i quali ha ricevuto il Grand Prix du Film d’Art nel 2003, il primo “prix Vidéo-danse” nel 1992 e il premio da parte del Festival del Video di Praga nel 1993. Nel 2009 realizza Blanche Neige, mettendo in scena la sua propria creazione e nel 2011 firma, per Air France, lo spot pubblicitario L’Envol che riprende la coreografia Le Parc.
Ha anche collaborato a diverse produzioni cinematografiche mettendo in scena le proprie coreografie: Les Raboteurs con Cyril Collard dall’opera di Gustave Caillebotte nel 1988, Pavillon Noir con Pierre Coulibeuf nel 2006, Eldorado/Preljocaj con Olivier Assayas nel 2007.

Diversi testi sono stati scritti sulla sua attività artistica, tra questi: Angelin Preljocaj (2003), Pavillon Noir (2006) e Angelin Preljocal, Topologie de l’invisible (2008).

Nel corso della sua carriera Angelin Preljocaj ha ricevuto diversi premi, tra i quali il Grand Prix National de la Danse conferitogli in Francia dal Ministero della Cultura nel 1992, il Benois de la Danse per Le Parc nel 1995, il Bessie Award per Annonciation nel 1997 e il Victoires de la Musique per Romeo e Giulietta nel 1997. È Ufficiale dell’Ordine delle Arti e delle Lettere, Cavaliere della Legion d’Onore ed è stato nominato Ufficiale dell’Ordine Nazionale del Merito nel maggio 2006.

Attualmente la compagnia è composta da 26 ballerini, il Ballet Preljocaj si è stabilito da ottobre 2006 al Pavillon Noir di Aix-en-Provence, un luogo interamente dedicato alla danza di cui Angelin Preljocaj è il direttore artistico.

TEATRO VALLI
Sabato 9 febbraio ore 20,30

Testo Laurent Mauvignier, Ce que j’appelle oubli (Éditions de Minuit)
Coreografia / Regia Angelin Preljocaj Musica 79D
Scenografia e costumi Angelin Preljocaj
Luci Cécile Giovansili-Vissière
Con
Narratore Laurent Cazanave
Danzatori Aurélien Charrier, Fabrizio Clemente, Baptiste Coissieu, Carlos Ferreira Da Silva, Liam Warren, Nicolas Zemmour

Assistente, aggiunto alla direzione artistica Youri Van den Bosch
Coreologo Dany Lévêque

Direttore tecnico Luc Corazza
Responsabile tecnico e fonica Martin Lecarme
Responsabile luci Sébastien Dué
Responsabile scene Michel Carbuccia

Produzione Ballet Preljocaj
Coproduzione Biennale della danza di Lione, Théâtre de la Ville (Parigi), Théâtre de Saint-Quentin-en-Yvelines

Il Ballet Preljocaj, Centre Chorégraphique National, è sovvenzionato da:
Ministero della Cultura e della Comunicazione – DRAC PACA, Regione Provence-Alpes-Côte d’Azur, Dipartimento Bouches du-Rhône, Comunità Pays d’Aix e dalla città di Aix-en-Provence.
Beneficia del sostegno del Groupe Partouche – Casino Municipal d’Aix-Thermal e della Fondazione Total per lo sviluppo dei suoi progetti e del sostegno dell’Istituto francese – Ministero degli Esteri per alcune delle sue tournée all’estero.