Al L.O.F. la danza di Monica Casadei con Tosca di Puccini

Lugo Opera Festival 2015

CON “TOSCA X” LA DANZA DELL’ANIMA

Il 16 aprile al Teatro Rossini il nuovo balletto di Monica Casadei ispirato al capolavoro di Puccini.

E’ con la danza e perfettamente in linea col tema “Voce di Donna” il secondo appuntamento al Teatro Rossini di Lugo del Lugo Opera Festival 2015, in programma giovedì 16 aprile alle 20,30. Ecco infatti Tosca X, la nuova creazione della coreografa Monica Casadei di Artemis Danza, in coproduzione con il Festival La Versiliana e in collaborazione col Teatro Comunale di Bologna, l’AMAT & Teatro dell’Aquila ed il Comune di Fermo.

Già il titolo lascia capire che si tratta di una particolare rivisitazione dell’omonima opera di Giacomo Puccini, nel solco della riuscita rivisitazione della stessa Monica Casadei della Traviata di Giuseppe Verdi, spettacolo di grande successo tuttora in programmazione in giro per l’Italia.

Con Tosca la Casadei inaugura la sua trilogia pucciniana interpretando la celeberrima opera lirica con il segno impetuoso e l’empatia intellettuale che il pubblico e la critica le riconosce. E prosegue il percorso di indagine che da diverse stagioni appassiona la coreografa: ovvero la relazione tra il gesto coreografico e la parola drammaturgica. Un nesso particolarmente evidente nell’opera più drammatica di Puccini, che concentra le tensioni e le sfide tra opposti nel secondo atto, il più ricco di colpi di scena, capaci ancora di tenere lo spettatore in costante apprensione. Un atto anche musicalmente di grande interesse, tra tutti il meno melodico, caratterizzato invece da incisi taglienti e armonie dissonanti che l’hanno fatto paragonare all’estetica dell’espressionismo tedesco.

Sono eccessi e queste accentuazioni a costituire il nucleo della storia e del balletto: quel formidabile concentrato di sensualità, di violenza e di sadismo che caratterizza il rapporto fra Tosca e Scarpia, lei desiderosa di salvare il suo uomo, lui di possederla.

L’elaborazione della partitura originale con l’inserimento di elementi musicali contemporanei realizzati dal compositore Luca Vianini rendono interessante il rapporto fra i personaggi dell’opera. Domina la figura del barone Scarpia sull’inerme cantante, che proprio con la celebre aria “Vissi d’arte” piange la propria vulnerabilità. Qui la musica di Puccini è struggente e intima, in fortissima contrapposizione col tappeto sonoro di Scarpia.

Sono questi violenti contrasti ad accendere la fantasia coreografica di Monica Casadei: il sadismo, la crudeltà, la ferocia dell’essere umano, indagati senza intenti morali ma con interesse clinico per l’energica potenza che generano, si pongono come sentimenti centrali di questa rilettura, costruita sulla tensione del rapporto tra il carnefice e la sua vittima. In un’accesa espressività degli interpreti, è il pathos più estremo a dominare la scena.

Dunque coreografie energiche e fulminee, toniche e nervose, su ritmi concitati e impetuosi, quasi da inseguimento se non addirittura da thriller. “E’ una danza corale, gonfia di impulsi e passioni, istintiva e a tratti selvaggia – sottolinea Monica Casadei – che fa un uso vorticoso dello spazio e appare, anche simbolicamente, come visivamente piena: tra le altre anime nere vi si riconosce Scarpia, spietato per sguardi, atteggiamenti, postura. La contrapposizione è con assoli rarefatti e delicati, puri e sensibili, per corpi fragili e indifesi dai quali scaturisce una danza dell’anima che ha invece il vuoto come metafora e la disarmata Tosca a resistere nel mezzo”.

Monica Casadei firma anche la regia, le luci, le scene e i costumi.

Teatro Rossini, Piazzale Cavour 17 – 48022 LUGO (RA)

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:

Tel. 0545.38542 – info@teatrorossini.it

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