6.000 Miles from Japon

IN PRIMA E UNICA TAPPA ITALIANA

IL NUOVO SPETTACOLO DI SYLVIE GUILLEM

Domenica 15 aprile 2012 alle 21, per la rassegna Danza Primavera della Fondazione Teatro Comunale di Modena, va in scena in prima e unica data in Italia il nuovo spettacolo che Sylvie Guillem ha prodotto con il Sadler’s Wells di Londra, dal titolo 6000 Miles Away.

Il programma, nel contesto di un tour mondiale che ha toccato Londra, Parigi e New York, comprende tre coreografie: Rearray di William Forsythe interpretato da Sylvie Guillem in duo con Massimo Murru, primo ballerino étoile del Teatro alla Scala; 27’52” di Jiří Kylián, interpreti Aurelie Cayla e Lukas Timulak, e il solo Bye, di Mats Ek, protagonista Sylvie Guillem. Lo spettacolo ha vinto il Premio della Critica Inglese per la miglior interprete femminile 2011 in ambito contemporaneo.

Sublime interprete di tutti i ruoli principali del repertorio classico, Sylvie Guillem, indiscusso talento mondiale della danza, nominata étoile a soli 19 anni da Rudolf Nureyev, è stata, dai primi anni della sua carriera, musa ispiratrice per numerosi coreografi di grande fama quali William Forsythe, Mats Ek e Maurice Béjart. Parallelamente alle sue interpretazioni classiche, l’artista ha riscosso ampi riconoscimenti danzando coreografie contemporanee, oltre che con l’Opéra de Paris, presso la quale si è formata, con il Royal Ballet, l’American Ballet Theatre e il Kirov Ballet, mostrando la completezza delle proprie capacità artistiche. A partire dal 2003 la Guillem si è concentrata sulla danza contemporanea e dalle collaborazioni con gli artisti Russell Maliphant, Akram Khan e Robert Lepage sono nate le coreografie di Broken Fall, Push (rappresentato in prima nazionale durante la stagione 2006/2007 al Teatro Comunale di Modena), Sacred Monsters e Eonnagata. Il titolo 6000 Miles Away è rivolto alla popolazione giapponese colpita dallo Tsunami, proprio mentre Sylvie Guillem e William Forsythe stavano lavorando a Londra allo spettacolo, ma si riferisce anche, più in generale, alla vicinanza che si può mantenere nonostante la lontananza fisica, un tributo ai legami che uniscono mentalmente le persone.

Massimo Murru ha studiato danza alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala diplomandosi nel 1990. Nello stesso anno è entrato a far parte del Corpo di Ballo e nel 1994 è stato promosso primo ballerino dopo la sua prima esibizione come interprete principale ne L’histoire de Manon di Kenneth MacMillan. Da allora ha interpretato i principali ruoli del repertorio classico. È stato anche uno degli interpreti preferiti di Roland Petit mentre Mats Ek gli ha affidato il ruolo di Albrecht in Giselle e, per il debutto della sua Carmen nel repertorio del Royal Ballet, quello di Don José a fianco di Sylvie Guillem al Covent Garden di Londra. Al Teatro alla Scala è stato protagonista di Quartet di William Forsythe.